- Dopo il Senato della Repubblica, anche la Regione ha ospitato la presentazione del libro “Home” di Agostini e Cremona
- Dipendenza da uso di alcol, un fenomeno in crescita tra le adolescenti del veneziano
- Gebis e Cisa Camping donano un defibrillatore alla Capitaneria di Porto di Chioggia
- Diseguaglianze di genere, sabato 3 maggio ospite a Chioggia Gino Cecchettin
- Ritorna “Piazziamoci un Libro”, ospiti Marta Marchi e Paolo Sartori
- Campanile di San Giacomo presto i lavori alla scalinata interna
- Martedì 15 aprile sospesa l’erogazione dell’acqua in alcune vie di Ca’Bianca
- Marino Masiero di Assonautica: “Settore nautico volano per il turismo, presenterò al governo un piano strategico”
- 144 studenti del Liceo puliscono la spiaggia di Sottomarina
- Clodiense dell’anno è Ivano Boscolo Bielo e la squadra Union CS
17 gennaio è la giornata nazionale del dialetto

Il 17 gennaio è la Giornata Nazionale del dialetto, la scelta linguistica più frequente quando si parla con gli amici. Lo dice un sondaggio fatto da Wiko, il brand franco-cinese di smartphone, secondo cui il 62% del campione parla in dialetto nelle conversazioni quotidiane con le persone più vicine.
Se non bastasse, l’utilizzo di espressioni locali è premiato anche per la sua efficacia. “Una parola in dialetto vale più di 1000 frasi o sinonimi in italiano”: il 78% dei partecipanti al sondaggio si trova d’accordo con questa affermazione.
E cosa accade quando il linguaggio è mediato dall’utilizzo dello smartphone? Il dialetto non sembra subire tentennamenti, conquistando il territorio delle note vocali.
La community Instagram di Wiko ha infatti confermato di usarlo nel 64% dei casi nelle note vocali perché più colorito e spontaneo. Meno semplice invece inserirlo nei messaggi di testo, probabilmente per difficoltà di riportare nella corretta forma scritta le espressioni dialettali.
A Chioggia l’uso del dialetto è sicuramente molto diffuso e nonostante ci sia solamente un ponte di 800 metri che divide Chioggia e Sottomarina si parlano addirittura due dialetti simili ma allo stesso tempo piuttosto diversi. La cosa che più risalta nel dialetto locale è la cadenza cantilenante che tende ad allungare le parole. Da ricordare anche la pronuncia della lettera ‘l’: nella maggior parte dialetti veneti per lo più viene omessa, nel chioggiotto è invece presente se non addirittura accentuata.