- Dopo il Senato della Repubblica, anche la Regione ha ospitato la presentazione del libro “Home” di Agostini e Cremona
- Dipendenza da uso di alcol, un fenomeno in crescita tra le adolescenti del veneziano
- Gebis e Cisa Camping donano un defibrillatore alla Capitaneria di Porto di Chioggia
- Diseguaglianze di genere, sabato 3 maggio ospite a Chioggia Gino Cecchettin
- Ritorna “Piazziamoci un Libro”, ospiti Marta Marchi e Paolo Sartori
- Campanile di San Giacomo presto i lavori alla scalinata interna
- Martedì 15 aprile sospesa l’erogazione dell’acqua in alcune vie di Ca’Bianca
- Marino Masiero di Assonautica: “Settore nautico volano per il turismo, presenterò al governo un piano strategico”
- 144 studenti del Liceo puliscono la spiaggia di Sottomarina
- Clodiense dell’anno è Ivano Boscolo Bielo e la squadra Union CS
Sabato nel Comune di Chioggia la collocazione di due Pietre d’Inciampo

Nella mattina di sabato 18 gennaio- nel territorio comunale di Chioggia- verranno collocate due Pietre d’Inciampo ad opera dell’artista tedesco Gunter Demnig.
Da oltre vent’anni egli gira l’Europa per sedimentare al suolo piccole lastre di ottone sopra i sampietrini, con indicati i nomi delle persone deportate nei lager nazisti e che non hanno fatto più ritorno. Per regola, la Pietra (Stolpersteine) viene piazzata davanti all’ultimo domicilio noto del deportato, ovvero quello da cui è stato forzosamente prelevato.
Un anno fa in piazzale Poliuto Penzo a Chioggia, ne fu posta una per onorare la memoria di Guido Lionello. Quest’anno – fra i 32 internati chioggiotti morti nei campi di concentramento- il comitato ANPI -in collaborazione con il Comune di Chioggia- ha scelto due figure:
– GIUSTO GREGO, motorista nella Regia Marina, nato a Cavanella d’Adige nel 1915, venne deportato dopo l’8 settembre 1943 nel lager nazista di Zehelendorf. Trovò la morte il 23 aprile 1945, a pochissimi giorni dalla fine del conflitto, quando una guarnigione tedesca riprese possesso di un campo già in via di liberazione da parte dei sovietici, separò gli italiani dagli altri e ne uccise 127 in una cava non distante da Treuenbrietzen.
– GIULIO BERGO ORO, sergente nocchiere della Marina, nato a Catania nel 1919 e imbarcato nella nave scuola Marco Polo. Venne fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco il 9 settembre 1943 ed internato nello Stalag XII A di Limburg an der Lahn, dove gli venne assegnato il numero di matricola 49201. Venne poi decentrato al Comando di lavoro 1525 di Weinheim, quindi trasferito allo Stalag XX B di Marienburg, e fucilato a Bydgoszcz in Polonia il 17 agosto 1944.
La Pietra d’Inciampo dedicata a Giusto Grego sarà posta a Cavanella Adige in piazza Baldin e Mantovan 1 (nei pressi di corte Salasco) alle ore 9.00.
Dalle ore 10, appuntamento invece in via San Marco 727 a Sottomarina (lungo il camminamento pedonale dei Murazzi, all’altezza di calle dei Celoni) per l’analoga cerimonia riguardante la memoria di Giulio Bergo Oro.
Un’ulteriore iniziativa avrà luogo sabato 18 dalle ore 17.30 in corte Salasco a Cavanella, dove saranno illustrati alcuni preziosi documenti appartenenti a Giusto Grego, custoditi con amore nei decenni dal nipote Adriano. All’evento curato dall’associazione Anteas, assieme all’ANPI, parteciperà anche Patrizia Donà, nipote di un altro dei martiri di Treuenbrietzen e autrice di due volumi relativi alla strage.