- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
- Agroalimentare ed edilizia in provincia di Venezia, FAI CISL e FILCA CISL lanciano l’allarme: manca manodopera
Evasione sui tributi comunali, nuovo stop per un bar gelateria del centro storico
Tornano efficaci le ordinanze n. 263 e n. 264 del 20/08/2019, che vanno a sospendere, per un periodo di 10 giorni, l’attività di un bar-gelateria del centro storico di Chioggia e revocano l’autorizzazione del plateatico. A seguito di controlli sull’evasione di tributi comunali, la ditta era risultata non aver pagato la TARI da cinque anni e la COSAP da tre, con un debito nei confronti del comune di oltre 20mila euro.
Dopo aver ricevuto i provvedimenti, la ditta si era premurata di sottoscrivere con VERITAS S.P.A. e SST S.P.A. dei piani di rientro per gli insoluti relativi alla TARI ed alla COSAP, che prevedevano il pagamento di rate con scadenza mensile. Si era pertanto provveduto (con l’ordinanza n. 277 del 27/08/2019) a sospendere l’efficacia delle predette ordinanze, stabilendo tuttavia che la ditta, mensilmente, avrebbe dovuto dimostrare l’avvenuto pagamento dei ratei concordati, inviando al comune una comunicazione entro il giorno 1° di ogni mese a prova dell’avvenuto e puntuale pagamento delle rate previste. In caso contrario, anche per una sola rata, si sarebbe disposto un nuovo periodo di chiusura dell’attività e la revoca dei plateatici. Ora la ditta avrà tempo 7 giorni per la rimessa in pristino dell’area ad uso plateatico e per la consegna all’ufficio competente dell’originale della relativa concessione.
«Purtroppo il piano di rientro concordato a tempo debito con la ditta non ha dato i risultati sperati e il Comune si è visto costretto a dare corso alle ordinanze di sospensione dell’attività e revoca del plateatico – commentano l’assessore al commercio Genny Cavazzana e il dirigente del settore commercio Gianni Favaretto – questo a tutela dei soggetti regolari».
«Sottolineo che l’articolo 57, comma 6, del regolamento di Polizia Urbana è stato applicato con la massima attenzione – spiega l’assessore Genny Cavazzana – in un caso di morosità. Non si intende infatti colpire in maniera indiscriminata le attività economiche cittadine, ma è necessario intervenire sull’evasione dell’erario comunale, erario che serve a gestire i bisogni quotidiani di tutti i cittadini, dalla riparazione delle strade ai servizi scolastici, dall’illuminazione pubblica alla sicurezza. Tollerare episodi come quello segnalato vuol dire dover aumentare ingiustamente la pressione fiscale sui cittadini e sulle ditte oneste, danneggiando molti per colpa di pochi e inquinare la corretta concorrenza tra imprese. L’azione di controllo dell’amministrazione continuerà con sistematicità, a tutela degli interessi dell’intera collettività».
Le ordinanze di agosto avevano visto l’applicazione, per prima volta, dell’articolo 57, comma 6, del nuovo Regolamento di Polizia Urbana, che prevede la possibilità di sospendere o revocare, per situazioni di morosità dei tributi locali, le autorizzazione di pubblica sicurezza rilasciate dal comune ai bar, alberghi, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari.