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Coronavirus, scattano i controlli: chi viola la quarantena rischia il carcere
Ora scattano i controlli nelle stazioni, negli aeroporti e lungo le strade della Lombardia e delle 14 province interessate dal decreto per il contrasto del coronavirus: è uno dei punti della direttiva ai prefetti diramata dal Viminale. Il provvedimento prevede anche che i cittadini in viaggio nelle “zone di sicurezza” facciano un’autocertificazione per spiegare le “comprovate esigenze” lavorative, di salute o le situazioni di necessità alla base degli spostamenti.
Autocertificazioni per gli spostamenti
Gli spostamenti nelle “aree di sicurezza” potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Autocertificazioni che potranno essere soggette a controlli.
Chi viola la quarantena rischia il carcere
C’è invece il “divieto assoluto, che non ammette eccezioni” per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus. La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 come già indicato nel precedente decreto del 24 febbraio ma, dice ancora il Viminale, “salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale, delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica. Un reato per il quale si rischia il carcere.
Controlli sulle principali linee di comunicazioni
I controlli sul rispetto delle limitazioni agli spostamenti avverranno innanzitutto lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Su autostrade a e viabilità principale saranno eseguiti dalla Polizia Stradale mentre Carabinieri e polizie municipali si occuperanno della viabilità ordinaria. Controlli anche alle stazioni, affidati alla Polfer con la collaborazione del personale di Ferrovie, delle autorità sanitarie e della protezione civile: viene prevista una canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni “al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori” con i termoscanner.