- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
- Agroalimentare ed edilizia in provincia di Venezia, FAI CISL e FILCA CISL lanciano l’allarme: manca manodopera
Campanile della cattedrale, fermata l’installazione di un’antenna 5G
Ha trovato applicazione l’ordinanza di pochi giorni fa del sindaco di vietare in maniera precauzionale l’installazione di un’antenna 5G sul territorio del comune di Chioggia.
Un’azienda telefonica aveva chiesto di posizionare un’antenna sul campanile della cattedrale. Secondo quanto riportato sulla pagina Facebook del settimanale Nuova Scintilla “la ditta aveva dichiarato al parroco che quell’antenna non era di tecnologia 5G, mentre dall’esame della richiesta al Comune risulta proprio 5G: da qui il rifiuto del parroco alla sua installazione, come del resto prevede l’ordinanza del sindaco”.
Il sindaco aveva scelto attraverso la sua ordinanza del 14/04/2020, la numero 22, di fermare in via precauzionale l’installazione di queste antenne. «Ad oggi – era stato scritto in una nota del primo cittadino – gli studi sul tema 5G non sono ancora completi, nemmeno l’Ulss territorialmente competente ha dato un parere in merito all’eventuale pericolosità di queste nuove radiofrequenze. Con queste premesse e visto il diffondersi di nuove antenne nel nostro territorio, su cui non ho margini di intervento, ho ritenuto opportuno mettere nero su bianco che Chioggia non è disponibile ad ospitare la nuova tecnologia 5G, applicando un principio precauzionale, sancito anche dall’Unione Europea. In linea generale, non sono contrario al miglioramento tecnologico, che ci aiuta anche in questi tempi di lavoro e studio da remoto, ma allo stesso tempo voglio essere rassicurato dagli entri preposti, quale autorità sanitaria locale, che le radiazioni emanate dalle nuove reti siano al di sotto del limite in grado di creare problemi di salute».