- Assemblea Gebis, il balneare vuole essere protagonista del turismo clodiense
- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
Chioggia, sospensione precauzionale della diffusione del 5G
Il tema delle antenne per la sperimentazione del 5G a Chioggia era approdato in Consiglio comunale già lo scorso dicembre, con la votazione all’unanimità sulla contrarietà alla sperimentazione dei sistemi mobili di quinta generazione “5G”, in attesa di dati scientifici che ne attestino l’ininfluenza sulla salute e sicurezza dei cittadini, demandando al sindaco l’adozione dei provvedimenti di competenza. Nel pomeriggio di ieri il sindaco Alessandro Ferro ha firmato l’ordinanza n. 22 del 14/04/2020 ad oggetto: “Sospensione precauzionale attivazione e/o diffusione 5G nel territorio del Comune di Chioggia”.
«Ad oggi gli studi sul tema 5G non sono ancora completi – spiega il sindaco Alessandro Ferro – nemmeno l’Ulss territorialmente competente ha dato un parere in merito all’eventuale pericolosità di queste nuove radiofrequenze. Con queste premesse e visto il diffondersi di nuove antenne nel nostro territorio, su cui non ho margini di intervento, ho ritenuto opportuno mettere nero su bianco che Chioggia non è disponibile ad ospitare la nuova tecnologia 5G, applicando un principio precauzionale, sancito anche dall’Unione Europea. In linea generale, non sono contrario al miglioramento tecnologico, che ci aiuta anche in questi tempi di lavoro e studio da remoto, ma allo stesso tempo voglio essere rassicurato dagli entri preposti, quale autorità sanitaria locale, che le radiazioni emanate dalle nuove reti siano al di sotto del limite in grado di creare problemi di salute».
L’ordinanza vieta anche l’attuazione di nuovi interventi e/o attività inerenti la manutenzione di siti che comportino la sostituzione e/o modifica di quanto presente nel territorio comunale, finalizzati all’installazione di tecnologie 5G fino alla intervenuta emissione del parere sanitario sulla sicurezza delle esposizioni elettromagnetiche da parte dell’Istituto Superiore della Sanità e dell’INAIL.