- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
- Agroalimentare ed edilizia in provincia di Venezia, FAI CISL e FILCA CISL lanciano l’allarme: manca manodopera
Zennaro, il presidente del consiglio di amministrazione del CSA Casson di Chioggia, risponde a Beniamino Boscolo: “Accuse senza fondamento”
Andrea Zennaro presidente del consiglio di amministrazione del Centro Servizi per gli Anziani di Sottomarina risponde a Beniamino Boscolo Cappon che alcuni giorni fa aveva scritto a sindaco, giunta, consiglieri e stampa per informare di alcune notizie ricevute da parte di addetti ai lavori all’interno della Casa di Riposo “F.F. Casson”. Cappon segnalava il mancato rispetto del protocollo dell’Ulss 3 soprattutto nella dotazione dei dispositivi di protezione individuale dei singoli operatori all’interno della struttura a partire dal periodo di crisi sanitaria.
Ecco il testo della risposta del presidente Zennaro
“In seguito alle accuse, non tanto velate, del consigliere di minoranza Boscolo Capon Beniamino, di seguito la comunicazione ufficiale ulss3:
– il primo caso verificato presso il CSA Casson di Chioggia è stato il caso di T. T. F. , in data 29/03/2020 su tampone eseguito il 28/03 presso il Pronto Soccorso di Chioggia. Il giorno 29/03 è stato dunque eseguito test di screening attraverso tampone a tutto il personale ed a tutti gli ospiti del Centro Servizi, conclusosi il 31 Marzo. L’esito dello screening è arrivato nel corso dei giorni successivi: il Medico coordinatore ha dunque disposto che, in caso di ospite positivo (oppure sintomatico in attesa di esito di tampone), fosse isolato per limitare la promiscuità degli ospiti.
– a seguito degli esiti pervenuti dal laboratorio il SISP sovraintendeva, assieme al medico coordinatore della struttura, alla creazione di nuclei appositi per l’isolamento degli ospiti positivi. Inoltre, si verificava la quantità e la tipologia dei DPI in giacenza. Ulteriori DPI necessari per la gestione degli ospiti, sono stati richiesti (e forniti) dall’ULSS 3 dal 03 Aprile, attraverso la Farmacia Ospedaliera, con cadenza settimanale.
– per quanto riguarda i DPI, occorre inoltre ricordare che le linee guida OMS/ISS, riportate anche in procedura regionale del 13.03.2020, raccomandano l’uso di maschere FFP-2/FFP-3 solo per manovre invasive e che provocano aerosol nei pazienti con diagnosi di coronavirus” […] ” Nonostante ciò, l’ULSS ha messo disposizione del personale sanitario le mascherine FFP-2 per la gestione dei pazienti positivi a coronavirus.
Infine, per quanto riguarda la gestione degli ospiti deambulanti, si è rivista la terapia farmacologica per una miglior gestione di tali ospiti in struttura. In particolare, il secondo piano del Girasole che contiene la maggior parte degli ospiti deambulanti e con gravi disturbi del comportamento, ha solo una paziente positiva – totalmente isolata – mentre gli altri ospiti dello stesso piano risultano negativi. Ciò a riprova dell’efficacia delle misure di protezione messe in atto.”
Ci si rammarica che non sia stata anzitempo richiesta e vagliata alcuna documentazione, sebbene rientri tra i poteri dei Consiglieri.
Lanciare accuse senza fondamento in questo periodo critico ha come unica conseguenza quella di complicare ancora di più il lavoro di dirigenza ed operatori, già molto provati dalla difficile situazione, e di aumentare la preoccupazione in capo ai parenti degli ospiti.
Escludendo ovviamente l’ipotesi che si voglia fare campagna elettorale sulla pelle della gente, si invita tutto l’agone politico ad avere un atteggiamento più meditato, tenuto presente che la Casa di Riposo in questo momento ha più che mai la necessità di rimanere concentrata sulla cura degli ospiti, senza disperdere risorse soprattutto per riscontrare incauti attacchi.
Sarebbe, invece, un bel gesto ed anche una forma di pubblicità positiva se qualche politico si attivasse per raccogliere i fondi per i nostri nonni ricoverati nella struttura. (https://ipachioggia.it/coronavirus-covid19/). Con l’occasione ringraziamo il direttore generale della ulss3 serenissima Dal Ben Giuseppe, il direttore dei servizi socio sanitari Pozzobon Gianfranco e le maggiori sigle sindacali con i quali stiamo lavorando in sinergia quotidianamente.
Inoltre il Csa f. F. CASSON DI CHIOGGIA ha un tavolo settimanale aperto con le oo. Ss nelle persone di Paolo Lubiato cisl fp Zennaro Giovanni Uil fp e Sergio Berti csa”.