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SST valuta un’area del Mercato Orticolo per il centro cottura dei pasti per le scuole
La Giunta Comunale nella seduta odierna ha dato mandato alla partecipata Società Servizi Territoriali (SST spa) di valutare l’ipotesi di trasferire il centro cottura comunale, che attualmente ha sede a Sottomarina e serve i pasti per 1450 bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, presso gli spazi ampi e non completamente utilizzati dell’area del Mercato Orticolo di Brondolo, vista la prossimità con molta materia prima in uso al centro cottura stesso.
«Con la delibera odierna è stata individuata un’ipotetica area all’interno del mercato ortofrutticolo quale nuova sede per il centro cottura – spiega il sindaco Alessandro Ferro – ora abbiamo demandato gli approfondimenti del caso agli uffici, in particolare a quelli della partecipata Sst, per fare le dovute verifiche. Questa ipotesi scongiurerebbe in maniera definitiva lo spostamento del centro cottura all’ex scuola primaria in via Bruno Maderna, così come promesso nell’ultima riunione avvenuta a fine novembre con il comitato cittadino di Sant’Anna in saletta parrocchiale. Inoltre, andrebbe a rispondere a tre necessità: la riqualificazione di alcuni spazi ed immobili presenti a Brondolo; l’ampliamento e la ridefinizione dei locali del centro cottura e in più, vista la vicinanza al mercato, una maggiore facilità di approvvigionamento e utilizzo di derrate a chilometro zero (ad esempio zucchine, insalata e radicchio di Chioggia Igp)».
«Questo è un passo importante per avviare un percorso di riqualificazione del mercato di Brondolo – aggiunge l’ assessore all’agricoltura Daniele Stecco – recuperando un ampio spazio ad oggi da sistemare, utilizzato come magazzino comunale. Nella mia visione di mercato, oltre al tradizionale processo di produzione, conferimento e vendita del prodotto, deve affiancarsi una vera piattaforma, che offra servizi complementari. Penso non solo alla logistica, alle celle frigo, alla prima lavorazione degli ortaggi, ma anche di attrarre in loco le attività agro-alimentari, funzionali per rendere sostenibile la produzione locale».