- Assemblea Gebis, il balneare vuole essere protagonista del turismo clodiense
- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
Arpav: semaforo verde per la qualità dell’aria di Chioggia
La qualità dell’aria nel comune di Chioggia è stata valutata da Arpav tramite una campagna di monitoraggio eseguita con stazione rilocabile posizionata in Calle San Martino. I dati sono confortanti, in una scala che prevedeva 5 possibili livelli, la qualità dell’aria della città si colloca tra i due positivi. Quindi è migliorabile, ma già ora è accettabile.
Le prime due classi (buona e accettabile) informano che per nessuno dei tre inquinanti vi sono stati superamenti dei relativi indicatori di legge e che quindi non vi sono criticità legate alla qualità dell’aria in una data stazione.
Le altre tre classi (mediocre, scadente e pessima) indicano invece che almeno uno dei tre inquinanti considerati ha superato il relativo indicatore di legge.
La stazione rilocabile Arpav è stata posizionata in un sito di traffico del comune, in calle San Martino, e ha rilevato i principali inquinanti atmosferici dal 22 maggio al primo luglio e dal 24 ottobre al 17 dicembre 2019.
Durante la campagna di monitoraggio le concentrazioni di monossido di carbonio, biossido di zolfo e biossido di azoto non hanno mai superato i limiti di legge orari e giornalieri. Anche per quanto riguarda il benzene e benzo(a)pirene, le medie dei due periodi di misura sono risultate inferiori al valore limite annuale per il benzene ed inferiori al valore obiettivo per il benzo(a)pirene.
La concentrazione di ozono nella campagna relativa al “semestre estivo” ha superato la soglia di informazione il giorno 27 giugno dalle ore 15:00 alle ore 17:00 e l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana in 6 giornate.
La concentrazione di polveri PM10 ha superato il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana, pari a 50 µg/m3, da non superare per più di 35 volte per anno civile, per un totale di 6 giorni di superamento su 93 complessivi di misura (6%).