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Restauro di Porta Garibaldi, torna la copertura
Sono iniziati stamane e avranno una durata di circa 126 giorni gli interventi di restauro della Torre di Santa Maria o Porta Garibaldi, che segna l’entrata da sud al centro storico della città. Oltre alla sistemazione della parte muraria, verrà realizzata la copertura (il progetto esecutivo è stato approvato con la determinazione n. 2187 del 22/10/2019).
I lavori sono concordati e supervisionati dalla competente Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, che realizzerà dei sopralluoghi congiunti con il responsabile del procedimento, la direzione dei lavori e l’impresa esecutrice per valutare la consistenza e lo stato di conservazione delle finiture esistenti rientranti nelle componenti storiche, che l’intervento avrà cura di conservare. L’importo dei lavori è pari a € 94.224,42 (inclusi gli oneri per la sicurezza).
Gli interventi previsti
– rimozione accurata, eseguita a mano, dell’intonaco esistente
– analisi accurata in corso d’opera delle superfici murarie
– interventi di cuci – scuci della muratura, con sostituzione dei mattoni comuni esistenti degradati e posa in opera di laterizi in cotto realizzati a mano di recupero delle stesse caratteristiche e dimensioni dei preesistenti
– realizzazione di intonaco a base di calce dello spessore e grado di finitura attraverso campionature da eseguire sul posto
– intervento di posa in opera della copertura come da elaborati grafici di progetto ( vedi immagine del prospetto sud allegata)
Il cantiere
A partire da oggi, è in allestimento il cantiere con la relativa recinzione, che prevede per due giorni (mercoledì 8 e giovedì 9 luglio 2020) una modifica della viabilità per consentire gli interventi alla base della Torre.
L’ordinanza n. 154 del 6/7/2020 infatti prevede, nella fascia oraria dalle 08.00 alle 17.00, l’istituzione del divieto di transito per tutti i veicoli:
1) mercoledì 08/07/2020, nella corsia est con deviazione del traffico per via Cavour con itinerario via della Repubblica-calle Duomo;
2) giovedì 09/07/2020, nella corsia ovest con deviazione del traffico:
a) con direzione nord-sud (uscita da Corso del Popolo) per la corsia est;
b) con direzione sud-nord (entrata Corso del Popolo) per via Cavour con itinerario via della Repubblica-calle Duomo.
I lavori proseguiranno con l’utilizzo di impalchi mobili e ponteggi a sbalzo nella parte superiore.
Cenni storici
L’attuale Torre di Santa Maria che segna l’entrata da sud al centro storico, è una ricostruzione eseguita nel 1520, sotto il podestà Gerolamo Barbadico. Della torre preesistente non si ha una datazione certa, ma si individua sotto il Podestà Giovanni Soranzo che governò, tra il 1312 e il 1328. Un tempo la torre era merlata e costituiva il bastione centrale di difesa di una cinta muraria. La costruzione o più probabile il riadattamento dei primi del 1300, rispondeva all’esigenza difensiva della città, che in quel periodo era soggetta a continue guerre soprattutto con Padova che intendeva garantirsi l’egemonia delle saline. A dimostrazione di ciò proprio in quegli anni veniva costruita un’altra importante opera pubblica, il Granaio, che doveva garantire l’approvvigionamento dei viveri e quindi la sopravvivenza della città in caso di assedio. La torre fu un importante punto difensivo nella guerra contro i Genovesi.
La sua funzione cambiò nel tempo e la sua struttura subì nel corso dei secoli vari restauri e rimaneggiamenti: negli anni cinquanta si arrivò all’ipotesi dell’abbattimento, per permettere un migliore accesso viario alla città; tale soluzione venne poi scongiurata con l’allargamento del ponte e la creazione di due corsie laterali a discapito della mura di cinta e degli adiacenti fabbricati.
Chiamata originariamente torre di S.ta Maria, per la sua collocazione nei pressi della Cattedrale, dedicata per l’appunto a S.ta Maria Assunta, venne poi denominata porta Garibaldi, a ricordo della venuta a Chioggia nel 1867.
Nella facciata esterna alla città, sopra l’androne sta un bassorilievo con il leone della Serenissima che riporta appunto la data 1520, a testimonianza del rifacimento della torre, altre due lapidi testimoniano la ricostruzione del ponte avvenuta nel 1549, inoltre a terra vi erano in appoggio due panchine marmoree. All’interno della torre una lapide scritta in latino ricorda il passaggio di Pio VII° in pellegrinaggio per Vienna.
«Anche negli anni più recenti la Torre di Santa Maria è stata oggetto di vari interventi – spiega l’ assessore ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo – la situazione attuale vede il degrado degli intonaci e lo sgretolamento del materiale murario, presumibilmente accelerato dalla rimozione, circa vent’anni fa, del tetto, che oggi invece ripristiniamo con il consenso della Soprintendenza, per proteggerla dagli eventi atmosferici e dal passare del tempo. Assieme alla passerella pedonale a sbalzo in Campo Marconi che verrà prossimamente realizzata, l’ingresso sud al centro storico acquisterà in bellezza, fruibilità e valore».