- Assemblea Gebis, il balneare vuole essere protagonista del turismo clodiense
- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
Lettera del Dott. Carlo Albertini, parcheggio all’Isola dell’Unione: “Un crimine contro il territorio”
Il parcheggio all’Isola dell’Unione continua fa inorridire non solo le categorie economiche e la politica, ma anche tanti cittadini. In queste ore ha scritto alla nostra redazione il Dott. Carlo Albertini che parla dell’opera come di un “Crimine contro il territorio”.
LA LETTERA
Da un po’ di tempo seguo sulla stampa locale e sui più moderni mezzi di comunicazione, un acceso dibattito che ha in sè dei contenuti irreali: mi riferisco alla realizzazione del parcheggio (non scambiatore) all’Isola dell’Unione. Se è vero, come dicono, che nessuno lo vuole – non lo vuole infatti la politica che allo scopo si è addirittura espressa con una apposita delibera del Consiglio Comunale (nr. 104 del 21 luglio 2020), non lo vogliono gli operatori locali, ma soprattutto non lo vuole la gente, e allora…. perché dobbiamo, per forza di cose realizzarlo??
Per non perdere un finanziamento proveniente dai Patti Territoriali, che magari verrà incassato da un’impresa non locale ?? Perché abbiamo paura di dover risarcire qualcuno per un cantiere appena abbozzato?? O per qualcos’altro che non sappiamo…??
Convengo con tutti quanti affermano che, cementificare l’unica area aperta tra Chioggia e Sottomarina, nel cuore del Lusenzo, adiacente ad una delle rare strutture sportive della Città, sia folle ed insensato.
Se andiamo poi a fare una valutazione economica allora di certo lo sconcerto aumenta.Stiamo rovinando una parte unica del territorio Clodiense, per realizzare un buco dal punto di vista economico che peserà (il finanziamento è una tantum, mentre i costi di gestione rimarranno!) sui bilanci delle future amministrazioni e, di conseguenza, sulle tasche di Chioggia e della sua Gente per il prossimo futuro. Infatti, utilizzando parametri noti per il settore, si desume che la resa media di un posto auto è stimata in Euro 450/500 annui, considerando una percentuale di riempimento (indice di rotazione) pari al 60%, e dati i posti da realizzare (40/50), la resa complessiva annuale del parcheggio può stimarsi (in caso di ottimale utilizzo dello stesso) in 22/25.000 Euro l’anno.
Da quanto ne so non verranno realizzate altre strutture di complemento necessarie per arrotondare i ricavi. I costi di gestione (data l’ampiezza della struttura) saranno di certo destinati a superare i ricavi… e allora?? Stiamo sperperando denaro pubblico per costruire un’opera antieconomica che sfregerà poi per sempre il meraviglioso skyline dell’Isola dell’Unione. Siamo per caso diventati tutti pazzi?? Ma di cosa stiamo parlando?
Ci stiamo accingendo a commettere un crimine contro il nostro territorio, in barba alle normative vigenti che a tutti i livelli (Stato, Regione, ecc.) mirano a ridurre progressivamente il consumo di suolo con l’obiettivo di azzerarlo, in ossequio alla normativa Europea, entro il 2050. Quando le cose sono insensate ed economicamente dannose, come in questo caso, bisogna bloccarle. Costi quel che costi ma bisogna bloccarle. Mi appello quindi a questa Amministrazione che ha dimostrato con forza di voler bene al nostro territorio e che per sua natura politica è vocata al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente con un appello: bloccate immediatamente quest’opera, interessate gli enti competenti (Corte dei Conti in primis) affinché affianchino la Città in questa battaglia che dovrà essere vinta.
I Cittadini debbono essere rispettati e non si deve permettere in alcun modo che lo scempio venga iniziato; l’area in questione per chi è nato qui, ha anche altresì un carattere simbolico di forte significato: è l’area che nel dopoguerra ha unito stabilmente Chioggia con Sottomarina, utilizzando in massima parte le dune di quest’ultima per le opere di imbonimento.