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Chioggia corrono i contagi: +139 da sabato. Nuove misure restrittive firmate dal sindaco
Il sindaco Alessandro Ferro ha firmato nel pomeriggio di oggi due ordinanze al fine di contrastare e contenere il possibile diffondersi del Covid-19. La prima impone la chiusura dalle ore 22 alle ore 5 dell’attività di vendita al dettaglio mediante apparecchi automatici (i cosiddetti “h24”) effettuata in appositi locali ad essa adibiti in modo esclusivo. La seconda dà disposizioni in merito alla gestione dei plateatici in concessione da parte delle ditte titolari di pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande. Nello specifico, si legge che: “A decorrere dalla data odierna (…) il consumo nell’area in concessione è consentito esclusivamente al tavolo e da parte di persone sedute, per un massimo per tavolo di due persone adulte con eventuali minori di anni 14; è fatto obbligo di indossare sempre dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione esclusivamente per il tempo strettamente necessario alla consumazione dei pasti e delle bevande; dopo le ore 18.00 il titolare dell’esercizio deve provvedere allo sgombero da parte degli avventori dell’area in concessione e deve accatastare i tavoli e le sedie in modo da non renderli più fruibili”.
Il commento del sindaco Alessandro Ferro: «Siamo a 354 positivi, + 139 rispetto ai numeri che avevo sabato. Solo questo dato, che è in crescita costante, dovrebbe essere sufficiente per capire che occorre buonsenso, che sembra mancare in alcune occasioni, come per il “rito” dell’aperitivo, che non coinvolge soltanto i giovani. Sono preoccupato, ho visto e mi arrivano decine di segnalazioni di assembramenti e ho deciso di prendere provvedimenti. Per quanto riguarda i bar, per cui in primavera abbiamo già aumentato gli spazi dei plateatici dove possibile per favorire il distanziamento, le attività intraprese sembrano non bastare. Molte persone si dimostrano “sorde” ad ogni tipo di misura, anche semplice, come il corretto uso della mascherina o il distanziamento tra persone di almeno un metro, anche all’aperto. A mio avviso, sentirsi immuni e sopra le regole è anche la conseguenza di un individualismo spinto, dove oggi il singolo con le sue esigenze, voglie e piaceri da soddisfare nel breve termine, antepone se stesso a tutto il resto, anche alla salute propria e dei propri cari. Queste due ordinanze – conclude il primo cittadino – non sono contro i gestori e titolari delle attività, ce ne sono che si sono dedicati con particolare cura e attenzione al rispetto delle norme anti Covid, ma serve a porre l’attenzione di tutti sui comportamenti corretti da adottare e scongiurare occasioni di affollamento. I casi di positività sono in aumento, auspico che aumenti anche il nostro senso civico, per non ritrovarci in pochi giorni in area rossa».