- Assemblea Gebis, il balneare vuole essere protagonista del turismo clodiense
- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
Montanariello: “Mose in azione, pescatori impossibilitati a uscire in mare. Serve la conca di navigazione”
Dopo il sindaco, che ha scritto ieri al commissario straordinario per il Mo.S.E. Spitz, anche il consigliere regionale del PD Montanariello chiede la realizzazione della conca di navigazione, opera necessaria per non bloccare l’entrata e l’uscita dei pescherecci in caso di attivazione delle paratoie del Mo.S.E.
“Il Mose deve essere compatibile con l’attività dei pescatori – scrive Montanariello in una nota – altrimenti per Chioggia si sommano danni su danni. Con le barriere sollevate le imbarcazioni non possono entrare e uscire nella laguna: tenere bloccata anche solo per pochi giorni l’intera marineria, la prima d’Italia, significa un bagno di sangue, in una situazione economica già molto precaria a causa della pandemia. Ci attiveremo immediatamente con il Governo per chiedere a che punto è la realizzazione della conca di navigazione alle bocche di porto su cui c’è comunque un forte ritardo, visto che era stata sollecitata dalla città di Chioggia fin dalla prima progettazione del Mose”.
Prosegue poi Jonatan Montanariello insieme all’altro consigliere regionale PD Francesca Zottis: “Il Mose è un’opera fondamentale per proteggere Venezia e la laguna, non può diventare un ‘peso’ per l’economia di Chioggia, che ha nel settore ittico la trave portante. Siamo di fronte a un paradosso: l’altro giorno le paratoie non si sono alzate con danni a case e negozi, quando sono sollevate, invece, il danno è per la pesca. Così non può andare. Torneremo a chiedere a Roma di accelerare i lavori per una rapida messa in uso della conca e una gestione più funzionale e rapida sulle chiusure e aperture della bocca di porto. Visto che l’acqua alta eccezionale sta diventando sempre più frequente, è impensabile bloccare tutto ogni volta che si alzano le barriere”.