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Maxi operazione antidroga su tutto il territorio italiano, nei guai 70enne chioggiotto

Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma, Reggio Calabria (RC), Venezia (VE) e Grosseto (GR), i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, coadiuvati dai Comandi Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone indagate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi.
Uno degli indagati è un 70enne di Chioggia che nell’anno 2018 ha tentato – senza riuscirvi – di concludere una compravendita per un quantitativo di circa 20 kg di cocaina. In quell’episodio avrebbe negoziato, in qualità di “broker”, una grossa partita di coca proveniente dalla Colombia. Assieme a lui, nella stessa vicenda, sarebbe stata coinvolta una donna 65enne residente ad Orbetello (Grosseto).“ Secondo quanto appurato dalle indagini, il settantenne era vicino alla ex Mala del Brenta.
Ora è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite dai Carabinieri nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “ENCLAVE”, sviluppata tra il 2017 e il 2018, che ha consentito di individuare e disarticolare un sodalizio contiguo alla ‘ndrangheta, costituito da soggetti calabresi e romani, dedito al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana e hashish) ricostruendone i canali di approvvigionamento, il sistema di gestione delle “piazze di spaccio” e le modalità di cessione.
Inoltre, in svariate occasioni, è stato documentato come gli indagati non disdegnassero l’uso della violenza, in particolar modo nelle attività connesse al recupero crediti con modalità estorsive.