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Comitato Riva Vena, le telecamere contro la lotta al degrado: punire i delinquenti ma anche chi abbandona i rifiuti
Il comitato Riva Vena si è riunito in queste ore dopo i recenti fatti di cronaca che hanno riempito le pagine d’informazione social e la carta stampata. Gli insulti al vescovo Tessarollo e ad un prete e poi le minacce con un coltello al titolare della cichetteria da Nino Fisolo, dicono che c’è ancora molto da fare per combattere l’inciviltà di alcuni che frequentano quella parte di territorio clodiense.
Ci sono le telecamere, ma bisogna rendere più semplice e veloce l’acquisizione delle immagini, dicono dal comitato, per colpire i violenti ma anche le persone che sporcano riva Vena.
Ecco il comunicato redatto dal prof. Francisco Panteghini.
“I tristi fatti di cronaca dei giorni scorsi hanno riportato alla ribalta i soliti noti protagonisti di minacce e tentativi di turbare l’ordine pubblico in Riva Vena. Non illudiamoci che si tratti di un fatto estemporaneo: è in corso da anni una vera e propria prova di forza tra gli esercenti della zona e i delinquentucoli che vorrebbero farla tornare area franca, zona di spaccio e di impunità dove sfogare i più bassi istinti.
La tenace lotta per rilanciare la Riva, riportando serenità tra i residenti e nuovi motivi di attrazione per i turisti dura da anni ed è stata interpretata soprattutto dal comitato spontaneo che lancia da anni proposte concrete all’amministrazione. Al suo lavoro si deve l’estensione della videosorveglianza dal Lusenzo fino a Calle S.Giacomo e ora chiede il suo completamento nella zona nord. Il gruppo ha anche presentato un progetto, maturano in tre anni di esperienza sul terreno, di interventi per completare il circuito storico culturale della Riva Vena col denaro del bilancio partecipativo.
L’accesso ai filmati delle telecamere resta però macchinoso quando invece dovrebbe essere il compimento della lotta al degrado (es. abbandono di rifiuti, deiezioni dei cani) e ai tentativi di ricolonizzazione malavitosi. Se gli ispettori Veritas e la Polizia di Stato potessere accedere agilmente al sistema di videosorveglianza sarebbe possibile perseguire ma anche scoraggiare piccoli e grandi reati.
Si sta parlando di attivare la ZTL per il centro storico, ma con che credibilità se la Polizia Locale, poco presente sul terreno con le sue pattuglie, non riesce ad alleggerirsi grazie ai costosi investimenti in telecamere già installate da un anno? Ci vuole un salto di qualità nella volontà, politica innanzitutto, di ripristinare la legalità nella zona pedonale della Riva Vena. E allora forza signor Sindaco, forza Comandante Tiozzo, forza Atlantico unite le forze per togliere una volta per tutte il cuore di Chioggia dalle grinfie dei malintenzionati”.