- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
- Agroalimentare ed edilizia in provincia di Venezia, FAI CISL e FILCA CISL lanciano l’allarme: manca manodopera
Medici ed infermieri italiani candidati al nobel per la pace: primi nel mondo occidentale ad affrontare la pandemia
Medici e infermieri italiani, primi nel mondo occidentale ad affrontare la pandemia nel febbraio 2020, sono candidati al Nobel per la Pace.
La candidatura, che ha ricevuto il benestare da Oslo, è stata promossa dalla Fondazione Gorbachev per il “corpo sanitario italiano” che ha “affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza Covid-19 con straordinaria abnegazione”.
Tra l’altro, proprio come previsto dal protocollo di candidatura, la proposta è stata anche ufficialmente sottoscritta da un Nobel per la Pace, l’americana Lisa Clark, che ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia ed attualmente vive in Toscana. “Ho candidato il corpo sanitario italiano al premio Nobel per la Pace”, ha spiegato, “poiché la sua abnegazione è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a sè stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze”.
Tra i commenti anche quello del governatore del Veneto Luca Zaia: “Una buona notizia, che dà il giusto merito a tutto il nostro personale sanitario, eccellenza italiana, che da 13 mesi ad oggi ha preso sulle spalle il peso della pandemia senza mollare un istante”.