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Chioggia arriva il camper vaccinale: 216 dosi di J&J per vaccinare i sessantenni con una sola iniezione
Compie i suoi primi chilometri dall’autorimessa dell’Ulss 3 Serenissima di via don Tosatto al municipio clodiense di corso del Popolo. E in questa prima tappa della sua missione vaccinale, con una sola dose “on the road”, cerca di immunizzare 216 clodiensi ultrasessantenni non ancora coperti dal vaccino.
Il neonato camper vaccinale dell’azienda sanitaria viene battezzato a Chioggia il prossimo weekend. Venerdì, sabato e domenica l’unità mobile anti Covid dell’Ulss 3 Serenissima si mette a servizio di tutti i residenti della città dai sessant’anni in su che vogliono approfittare del vaccino J&J per assicurarsi con una sola iniezione la copertura vaccinale contro il Covid 19.
Da questo momento i cittadini possono prenotare la propria iniezione nel sito dell’Ulss 3 Serenissima o in quello della Regione Veneto. Possono optare per una fascia oraria a scelta a partire da venerdì 21 maggio, dalle 13.30 fino alle 19.30; sabato 22 maggio, dalle 8.30 alle 14.30, e poi domenica 23 maggio, dalle 8.30 alle 14.30. Per questo primo esperimento sono stati messi a disposizione 72 slot vaccinali al giorno.
L’unità mobile anti Covid è stata disegnata e progettata su misura dall’ufficio tecnico dell’Ulss 3 Serenissima. Una ditta specializzata nella produzione e nell’allestimento di ambulanze l’ha poi realizzata nel giro di poche settimane. Il mezzo è energeticamente autosufficiente. Al suo interno è presente un frigorifero biologico con controllo della temperatura, appositamente studiato per il trasporto dei vaccini e dei farmaci salvavita. Due gli ambulatori: l’area anamnesi, ambulatorio in testa al veicolo, ha una sua entrata indipendente e due postazioni anamnesi. L’area vaccinale, in coda (che comunica attraverso un varco con la prima) è dotata di lettino e ha la sua uscita autonoma. Nell’unità mobile è presente un bagno con due lavandini per la sanificazione costante delle mani.
“Da quando ho preso servizio in questa azienda sanitaria – spiega il direttore generale Edgardo Contato -, il mio imperativo è quello di non lasciare indietro nessuno. In modo ostinato e civile, questa Ulss continua a cercare di raggiungere tutti, offrendo le opportunità più comode per vaccinare il più possibile. Andare sulle isole del centro storico veneziano, convertire un vaporetto di linea in un ambulatorio vaccinale, rigenerare una “cattedrale nel deserto” rendendola un mega hub vaccinale come avvenuto con il Palaexpo, allestire un drive through in un’area gigante dismessa come accaduto a Mira e infine dare forma a un mezzo mobile su ruote capace di vaccinare per le strade: tutto questo rappresenta la nostra volontà istituzionale e il nostro obbligo morale di offrire a tutti la possibilità di difendersi da questo mostro che si chiama Coronavirus”.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Chioggia, che ha messo a disposizione gli spazi ed è stato uno dei primi ad accogliere l’appello dell’azienda sanitaria. “Un plauso all’Ulss 3 per mettere a disposizione questo ulteriore servizio, al fine di dare ulteriore slancio alla campagna vaccinale sul territorio – commenta il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro –. Sono contento che l’unità mobile di vaccinazione prenda avvio da Chioggia, per due motivi: primo perché siamo una città con un numero importante di residenti, secondo perché facciamo parte del G20s delle spiagge, essendo una delle località balneari top 20 in Italia per presenze turistiche. Questa nuova opportunità vaccinale è di buon auspicio per l’avvio della stagione turistica e per la ripartenza delle attività economiche. Il mio ringraziamento va al direttore generale Contato, per aver dato seguito alle richieste della città”.
Le prossime tappe del camper vaccinale, in via di definizione in questi giorni, si concentreranno, con la complicità dei sindaci interessati, in quelle località dove i primi cittadini e l’azienda ritengono opportuno compiere un intervento aggiuntivo all’opera vaccinale contro il Covid, soprattutto per le fasce d’età over sessanta più a rischio, ma non mancheranno anche le tappe in contesti turistici cruciali.