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Il Pd chiede le dimissioni della Boccato, ma anche della consigliera Romina Compini per il suo linguaggio xenofobo e sessista
“Nel dibattito pubblico stiamo toccando il fondo e vanno quindi agite azioni forti che condannino ogni forma di violenza fisica, verbale e scritta”, queste le parole scritte dal Partito Democratico in una mozione presentata al sindaco Ferro, dalle sue due consigliere, dove viene chiesto di condannare in modo determinato e deciso il linguaggio offensivo sessista e xenofobo.
“Chi ricopre ruoli istituzionali ha il dovere di rispettare la funzione etica ed educativa della buona politica” si legge ancora sulla mozione.
Circa il caso della Boccato viene scritto: “Chiunque difenda la posizione di Grillo colpisce le donne e per tale motivo sono inaccettabili e sconcertan: i commenti rilasciati dalla consigliera MariaChiara Boccato che, oltre a convintamente respingerle, riteniamo vadano urgentemente rettificati. Chiediamo, nel ruolo di rappresentanza che ella oggi ricopre, di chiarire in sede istituzionale le sue gravi affermazioni e di rassegnare le sue dimissioni. “
Altrettanta severità il Partito Democratico la chiede anche per la consigliera comunale Romina Tiozzo della lista civica “Chioggia è Libera”.
Prosegue la mozione: “La consigliera in questi ultimi giorni ha diffuso e millantato, proprio a partire dal commento della Consigliera MariaChiara Boccato, la sua ferma difesa nei confronti della dignità delle donne. In modo presuntuoso ha ritenuto definirsi la paladina della lotta alla violenza di genere mettendo alla gogna mediatica una donna stessa. Voglio ricordare alla consigliera Tiozzo, che oggi si pone come colei che insegna il rispetto dei diritti femminili, che chiunque avanzi nella sua pagina Facebook ha riprova di quali siano i suoi valori e principi ben lontani dai diritti delle persone. Non può essere dimenticato infatti il suo spregevole giudizio scritto il giorno 11 maggio 2020 che senza limiti e senza pietà ha postato nella sua pagina social. Immagini che promuovevano gli insulti e le offensive accuse a Silvia Romano, la ragazza 23 enne volontaria Onlus rapita in Kenya. In quella occasione la stessa consigliera ha continuato nella sua volgarità a rispondere a chi le chiedeva motivo e giustificazione al suo sproloquio. Questi i commenti che la stessa, in ruolo di consigliera comunale ha rilasciato ad una donna : “vista la tua esperienza proprio tu non dovresti essere risentita del nero vicino a Silvia, ma non mi dire che proprio a te ti turba il nero ?” E poi ancora:“ capisco la tua esperienza e che ti sarà difficile accontentarti del bianco, ma veramente tu vedi “membri” dove non ci sono… è semplicemente un nero… dov’è il tuo problema del nero? Visto che a te i neri non bastano mai!! Ti do un consiglio spassionato … ciò che fa per te non è in Germania, è in Africa!! Ami tanto l’Africa e gli africani e vuoi andare in Germania ??Poche idee e ben confuse!! Fai pace con la tua intelligenza, valà…”
Forse in quell’occasione la consigliera Tiozzo si è dimenticata dei diritti, della dignità e della tutela delle donne? Forse quei diritti e quella dignità è solo per alcune donne? O ancora forse quei diritti e quelle tutele riguardano solo persone di alcune nazionalità ?
Ricordiamo tutti le sue indegne espressioni razziste in sede istituzionale di commissione consigliare : “i neri puzzano in autobus, portano la scabbia o ebola, i nostri studenti non possono stare nello stesso autobus con loro”. Possiamo continuamente leggere nelle sue pagine social messaggi razzisti, xenofobi che fomentano odio intolleranza e discriminazioni.
Nelle sedute istituzionali la consigliera comunale si è più volte dimostrata verbalmente aggressiva anche e sopratutto nei confronti delle donne presenti. La sua è sempre stata una politica gridata, arrogante e provocatoria che va condannata nella stessa logica del rispetto del ruolo educativo ed etico del rappresentante politico .
Per tali ragioni se da un lato sono assolutamente condannabili le parole estrapolate dal commento della consigliera MariChiara Boccato dall’altro, per coerenza, si ritiene dover adottare la stessa misura per la consigliera Tiozzo che risultano ancor più gravi e pesanti.