- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
- Agroalimentare ed edilizia in provincia di Venezia, FAI CISL e FILCA CISL lanciano l’allarme: manca manodopera
Il marchio ombrello “Chioggia Che Storia” non piace a Beniamino Boscolo che chiede di aggiungere Sottomarina
L’amministrazione comunale, attraverso il lavoro dell’ODG ha scelto Chioggia come marchio ombrello per tutta la località, che comprende naturalmente anche i litorali di Sottomarina e Isola Verde. La cosa però sembra non convincere il consigliere comunale di Forza Italia Beniamino Boscolo che chiede in una nota: “Bene promuovere Chioggia, con la sua storia e cultura, ma è necessario non dimenticare Sottomarina, ovviamente non solo per la sua storia e cultura, ma anche per le spiagge e il turismo nel suo complesso”.
Poi ancora: “Cosa aspetta l’Amministrazione Comunale ad aggiungere la parola “Sottomarina” nella cartellonistica della aiuola della rotonda d’ingresso in Viale Mediterraneo che recita “Welcome to Chioggia… che Storia”, visto che il turista è giunto a Sottomarina e non a Chioggia, che è da un’altra parte, poco vicino. Ma facciamolo anche per chi è “Marinante” e se ne sente anche orgoglioso”.
Prosegue la nota di Beniamino Boscolo: Forse per l’Amministrazione Comunale è una questione di lana caprina, cosa banale o priva di rilevanza, o forse è una disattenzione superficiale, fatto sta che, invece, sia utile, sentito e lungimirante riconoscere l’identità territoriale e differenziare le diversità del territorio come elemento di ricchezza.
Risponde l’assessore al turismo Isabella Penzo: «Come più volte evidenziato, il logo turistico “Chioggia, che storia!” non è una decisione presa in autonomia dell’amministrazione comunale, ma è frutto di una serie di incontri con gli operatori economici della città, una scelta condivisa e approvata all’interno dell’Organizzazione di Gestione della Destinazione (O.G.D.) “Chioggia: storia, mare e laguna”, il tavolo del turismo. Trovo personalmente imbarazzante – continua l’assessore Penzo – dover rispondere alle polemiche tra “marinanti” e “ciosoti”, perché la nostra località merita di fare passi in avanti e non indietro di 70 anni. Abbiamo la fortuna di veder rappresentate tutte le bellezze e le caratteristiche del nostro territorio in un unico Comune. Riguardo al posizionamento delle insegne (l’unico interrogativo a cui vale la pena rispondere) comunico che il primo sito che era stato individuato per la maxi insegna era proprio la rotonda dell’ospedale, ma non è stato possibile per il codice della strada. Stiamo già valutando, comunque, l’installazione di altri due cartelli, come quelli posizionati alla rotonda: uno da porre all’ingresso di Isolaverde e uno nella prima rotonda del lungomare, che indicheranno ovviamente le spiagge di Isolaverde e Sottomarina».