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A Mirano e Spinea il monitoraggio Covid con i kit salivari: sarà come un lecca lecca per i bambini e un come chewing gum per i ragazzi
Un tampone salivare prima di fare colazione e prima di lavarsi i denti. Per un minuto, gli studenti grandi lo masticheranno come un chewing gum e gli alunni piccoli lo terranno in bocca come un lecca lecca, con l’ausilio di un bastoncino. Poi i 141 studenti veneziani infileranno il nuovo tampone nella provetta, lo caricheranno nello zaino e lo consegneranno a scuola. Saranno i primi utenti a utilizzarlo.
Parte mercoledì, dura per tutto l’anno scolastico e punta a coinvolgere circa 1.500 studenti il monitoraggio Covid nel liceo Ettore Majorana di Mirano e nell’istituto comprensivo Daniela Furlan di Spinea. L’Ulss 3 Serenissima ha già pronti i primi 141 kit di autosomministrazione, muniti di etichette identificative elaborate ad hoc per gli allievi.
Domani, martedì 14 settembre, il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’azienda sanitaria ne consegnerà 120 alla Furlan e i restanti al Majorana. Poi fornirà una sessione di istruzioni e tutoraggio agli studenti, che dovranno portare a casa il test per praticarlo il mattino seguente a stomaco vuoto. Una volta eseguito, appena arriveranno in classe, l’ambulatorio mobile dell’Ulss 3 passerà a scuola per il ritiro dei prelievi salivari degli studenti. Nel giro di mezz’ora saranno già nel laboratorio di microbiologia dell’Angelo per essere analizzati. Con una media di 24 ore per garantire il risultato.
È una prassi che da mercoledì in poi gli studenti si abitueranno a compiere ogni due settimane. “Da quel giorno accompagneremo i ragazzi e i bambini per tutto l’anno scolastico con un progetto voluto dal Ministero della salute, al quale la Regione Veneto sta dando concretezza – dice il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato -. Nelle due scuole sentinella che andremo a monitorare, il progetto sarà implementato fino alla copertura di tutti gli studenti. In questo modo contribuiremo a monitorare l’andamento dell’epidemia anche all’interno della realtà scolastica”.
“Bambini, ragazzi, genitori e insegnanti, saranno accompagnati nel corso di tutto questo percorso, che diventa importante anche per osservare l’evoluzione del contagio in un contesto sociale così importante come quello della scuola – ricorda il direttore dei servizi socio sanitari Massimo Zuin -. Mercoledì saremo lì, nelle scuole, proprio per raccogliere il risultato della prima fase di questo studio”.
“Più il tampone diventa autonomo, in autosomministrazione, più si semplifica il monitoraggio – spiega il direttore del Sisp Vittorio Selle -. Utilizziamo per la prima volta questa “spugnetta”, che è di due tipi: i ragazzi più grandi utilizzeranno la versione masticabile, i bambini, per motivi di sicurezza, quella da tenere in bocca con l’aiuto di un bastoncino. Si tratta in entrambi i casi di un test molecolare, non ci sarà quindi bisogno di altre conferme in caso di positività rilevata. Per quanto riguarda invece il monitoraggio, questo campione sull’andamento dell’epidemia diventa significativo solo se accorpato a tutte le altre scuole selezionate dalla Regione, facendo poi riferimento al progetto nazionale”.
Il progetto ha lo scopo di attuare tutte le azioni di sanità pubblica per mantenere il più possibile la didattica in presenza e in sicurezza, ma l’adesione da parte di famiglie e studenti è volontaria e gratuita, e non è un requisito di accesso o esclusione dalle attività didattiche.
Nelle realtà scolastiche del nostro territorio, al momento, non cambia nulla rispetto alle regole di prevenzione e tracciamento della malattia: una volta riscontrata l’eventuale positività del minore o dell’adulto, verrà fatta la ricerca dei contatti con l’ausilio del referente scolastico.