- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
- Agroalimentare ed edilizia in provincia di Venezia, FAI CISL e FILCA CISL lanciano l’allarme: manca manodopera
“La storia del pesce Angela Davis”, lettura ad alta voce per raccogliere fondi
Domenica mattina 10 ottobre a Chioggia, in Via Lorenzo Celsi, 22, ci sarà la lettura ad alta voce del libro “La storia del pesce Angela Davis”.
Per leggerlo, sarà a Chioggia Camilla Penzo astofisica che vive a Parigi, una delle autrici dello scritto. Con lei ci sarà anche Rachele Borghi.
Si tratta di un’iniziativa di Mediterranea Saving Humans Chioggia.
“La storia del pesce Angela Davis” è un libro che racconta di privilegio, di frontiere e di ingiustizia.
I fondi che verranno raccolti serviranno al sostegno di Mediterranea che svolge un’azione di monitoraggio e di eventuale soccorso di quelle persone costrette a fuggire dai loro paesi d’origine e che attraverso il mare Mediterraneo cercano una nuova vita in Italia.
Viene spiegato nel sito di Mediterranea: “Siamo una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo.
Mediterranea ha molte similitudini con le ONG che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni, a partire dall’essenziale funzione di testimonianza, documentazione e denuncia di ciò che accade in quelle acque, e che oggi nessuno è più messo nelle condizioni di svolgere.
Al tempo stesso, Mediterranea è qualcosa di diverso: un’ “azione non governativa” portata avanti dal lavoro congiunto di organizzazioni di natura eterogenea e di singole persone, aperta a tutte le voci che da mondi differenti, laici e religiosi, sociali e culturali, sindacali e politici, sentono il bisogno di condividere gli stessi obiettivi di questo progetto, volto a ridare speranza, a ricostruire umanità, a difendere il diritto e i diritti”.