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Chioggia: è stata un’ottima estate per il turismo, il traguardo dei due milioni di presenze è raggiungibile
La stagione 2021 si chiude con segni positivi, ma i margini di crescita per Chioggia, Sottomarina e Isola Verde sono ancora ampi.
Il turismo locale si conferma un turismo di prossimità con una clientela affezionata che proviene dal Veneto e dalla Lombardia. Lo confermano i presidenti di Gebis Gianni Boscolo Moretto e di Cisa camping Luciano Serafini, commentando i dati su arrivi e presenze del periodo gennaio-settembre 2021.
«I nostri dati rispecchiano quelli regionali con l’unica differenza di un’incidenza un po’ più bassa di presenze straniere», spiega Moretto, «e del primato di presenze rispetto al 2019 che già era stata un’annata positiva. Segno che con un lavoro di squadra e con il sostegno dell’ente pubblico il traguardo dei due milioni di presenze di qualche anno fa è facilmente raggiungibile. Il nostro punto di forza è sempre stato e si conferma il turismo di prossimità. I dati rivelano anche un’altra certezza, quella che il turismo è l’economia trainante della Regione. In questa fase il settore balneare sta vivendo la forte preoccupazione per i contenuti della sentenza plenaria del Consiglio di Stato che impone di andare a gara per le concessioni demaniali turistiche dal primo gennaio 2024. Il Sib e UnionMare stanno lavorando per addivenire a parametri di gara che vadano a salvaguardare le imprese, i dipendenti e gli investimenti fatti finora. Gli investimenti di molti operatori sono ciò che ha fatto sì che la costa veneta sia quella che è: una spiaggia d’eccellenza in termini di qualità dell’offerta, inclusività, accessibilità, comfort, standard di sicurezza».
ARRIVI E PRESENZE AGGIORNATE A SETTEMBRE 2021
Spulciando i dati locali (vedi tabella), si nota come il turista privilegi una vacanza lunga nel settore extraalberghiero (campeggi, appartamenti), con una media di sette notti, mentre nell’alberghiero la media scende a tre. «I numeri di Chioggia rispecchiano l’andamento regionale», spiega Serafini, «ma siamo ancora purtroppo lontani dall’esprimere le potenzialità che la nostra destinazione può vantare. Abbiamo un totale di presenze di 1.383.000, ancora molto distante dagli obiettivi che potremmo raggiungere. Penso a esempio che solo da poco abbiamo scoperto di possedere un centro storico di altissimo gradimento sotto molti fattori, da quello storico a quello ambientale e soprattutto per l’enogastronomia. Di particolare interesse sono i ristoranti, ma anche lo shopping, la pescheria al minuto e le visite guidate della parte storica di Chioggia e Sottomarina. Il turismo è un fenomeno trasversale che coinvolge per due terzi l’offerta per i pernottamenti e per un terzo altri importantissimi elementi che vanno dalla mobilità, sulla quale abbiamo ancora molto da fare, allo shopping, dalla gastronomia all’artigianato, dai servizi agli eventi. L’obiettivo sarà far emergere i punti di forza e dare spazio all’imprenditoria di alta qualità affinché le emozioni, la bellezza e le buone pratiche possano essere attrattive per un pubblico più esigente, ma anche più propenso alla spesa per rendere la nostra destinazione viva tutto l’anno con percentuali di tutto esaurito almeno per quattro cinque mesi l’anno».