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Radicio de Vero, premiati quest’anno Marco Scarpa, Giancarlo Boscolo e Gabriele Altana
Si è tenuto oggi venerdì 17 dicembre, presso la sala convegni dell’Ortomercato di Chioggia, la seconda edizione del Radicio de Vero, ossia il premio istituito dal Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp per riaffermare l’originalità di questo pregiato ortaggio, nel panorama dell’orticoltura regionale e nazionale, e allo tesso tempo premiare l’impegno e la costanza di uomini e donne che con il proprio lavoro hanno contribuito a far conoscere e valorizzare Chioggia e il suo territorio.
“In Veneto – ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp, Giuseppe Boscolo Palo – si produce più di metà del radicchio di tutta Italia ed il Radicchio di Chioggia è primo per superficie coltivata e quantità di produzione, mentre in tutto il mondo si sono diffuse tipologie che lo imitano, ma non lo eguagliano. Unicità e autenticità vere, dunque, sono riassunte dall’oggetto del premio Radicio de Vero, ma anche il lavoro ne fa parte insieme al conseguimento di quella promozione del territorio chioggiotto di cui anche il nostro Radicchio è a tutti gli effetti ambasciatore”.
E il valore dell’originalità è riassunto anche nel nome del Premio, dove la parola “Vero” sta per autentico, in quanto il vero Radicchio di Chioggia Igp è quello che, oltre a potersi fregiare dei loghi comunitari, ha alle sue spalle un secolo di storia ed è ottenuto da seme autoctono conservato gelosamente e tramandato dalle famiglie degli ortolani che lo coltivano secondo uno specifico disciplinare nel territorio di 10 comuni, delle provincie di Venezia, Padova e Rovigo. Ma de vero è anche il materiale con il quale è realizzato il premio. Un’eccellente opera d’arte che il Consorzio ha fatto realizzare dalla storica fornace Linea Valentina di Murano, proprio perché non poteva essere che un altro caratteristico storico mestiere artigianale della Laguna Veneta, riconosciuto in tutto il mondo, a realizzare un’opera preziosa per premiare l’impegno di coloro che, con il loro lavoro, si sono fatti portavoce della bellezza, della cultura, della ricchezza della città di Chioggia e del suo territorio.
La scelta dei premiati è stata affidata ad una commissione formata dallo stesso presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Boscolo Palo, dal direttore del magazine Con i piedi per terra, Mauro Gambin, dal presidente della Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, Marco Donadi, e dal responsabile dell’ufficio stampa del Consorzio di tutela, Umberto Tiozzo.
Per la categoria Cultura, il premio Radicio de Vero è stato assegnato al console di prima classe a Zurigo, Gabriele Altana, per il suo personale impegno nella promozione del Radicchio di Chioggia Igp in Finlandia nel 2017/18 quando al tempo ricopriva la carica di ambasciatore italiano. La presentazione del Principe Rosso alla Terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e ad altre occasioni patrocinate dall’Ambasciata italiana sono state di fondamentale importanza per creare relazioni e opportunità commerciali.
“Per me – ha commentato il console Altana – è un grande privilegio ricevere il “Radicio de Vero”, un riconoscimento originale che sottolinea l’importanza della promozione delle eccellenze italiane nel mondo. Altrove, lo dico da persona che ha girato il mondo, ci invidiano questa ricchezza figlia di una biodiversità che non ha eguali e una cultura produttiva e di trasformazione della quale forse siamo poco consapevoli. Dire Italia significa dire qualità e il Radicchio di Chioggia Igp appartiene a questa qualità in virtù di una storia orticola lunga secoli e un territorio di produzione che non ha eguali”.
Per la categoria Economia: il premio Radicio de Vero è andato a Giancarlo Boscolo, imprenditore chioggiotto che agli inizi degli ’80 ha avviato la produzione di radicchio a Salinas Valley, in California, per fornire il mercato americano e inglese di prodotto fresco e confezionato in IV gamma, compreso McDonald’s, che iniziò proprio in quegli anni ad usare il suo radicchio come sostituto del “vecchio” cavolo rosso per dare colore e vivacità alle insalate in tutta la catena di fast food. Oggi il marchio Cultiva è riconosciuto in tutto il mondo per le produzioni di IV gamma ed è anche un brand consumer, Cultiva®, che distingue insalate e verdure ottenute da agricoltura convenzionale e biologica. E proprio per questo successo e per aver introdotto negli Usa un prodotto caratteristico del suo territorio, insieme alla secolare cultura orticola di Chioggia, il Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp lo ha premiato con il Radicio de Vero.
“Il radicchio mi ha portato fortuna nella vita – ha spiegato Giancarlo Boscolo – spero che anche questo Radicio de Vero me ne porti altrettanta. Mi onora questo premio e confido che questo appuntamento possa diventare sempre più importante per far conoscere l’unicità del Radicchio di Chioggia Igp e la secolare cultura orticola che sta alla base della sua produzione”.
Per la categoria Sport, il nome prescelto è stato quello di Marco Scarpa riferimento importante nel mondo del calcio chioggiotto e non solo, grazie ad una carriera da giocatore e allenatore importante, alla quale dal 2013 si è accompagnata quella di osservatore per la Nazionale di calcio italiana. Ha lavorato a stretto contatto con tutti i ct degli Azzurri: da Cesare Prandelli, ad Antonio Conte fino a Roberto Mancini con il quale lo scorso luglio ha vinto gli Europei di Calcio a Wembley.
“Il Radicchio di Chioggia Igp – ha spiegato, Marco Scarpa – è uno dei simboli della mia terra e per me è un grande onore ricevere questo riconoscimento, lo metterò in bacheca a fianco della coppa degli Europei a ricordare quanto il 2021 sia stato importante per la mia carriera professionale”.
“Questo premio – ha concluso il presidente Giuseppe Boscolo Palo – rappresenta la volontà del Consorzio di continuare nell’impegno per la promozione di questo straordinario prodotto e della terra chioggiotta. Di continuare ad aggiungere pagine importanti a questa storia che ha quasi raggiunto la soglia dei 100 anni e che ancora deve andare avanti. Siamo convinti che ‘il prodotto promuove il territorio’ e questo territorio, lo abbiamo visto coinvolgendo gli altri storici mestieri della laguna, è una fucina di creatività, oltre ad essere una terra fertile nella quale l’orticoltura rappresenta un posto di eccellenza per le buone pratiche agricole e ambientali che continuano ad essere il faro di questa produzione. E’ questa la terra che vogliamo far conoscere e sempre più valorizzare”.