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Operazioni al seno, i numeri ritornano al livello pre pandemia
Il Direttore Generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato ha illustrato i numeri delle operazioni al seno effettuate dalla Breast Unit che sono tornati al livello pre pandemia. Nel 2021 sono stati 1001.
“Un’attività diffusa – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 – su tutti gli ospedali del territorio, che dimostra com’è stato fatto tutto il possibile per contenere il disagio provocato dalla pandemia, in particolare rispetto a chi è colpito da patologie gravi”.
Questi i dati di Chioggia: nel 2019 erano 61 le operazioni al seno, sono diventate 72 nel 2020 e 69 nel 2021.
Il Primario della Breast Unit, il dottor Guido Papaccio: “Questi risultati sono ottenuti grazie al modello di équipe itinerante, che affronta quindi una casistica varia, e notevole per quantità: la paziente trattata dalla nostra Breast Unit si affida quindi a specialisti chirurghi che hanno una casistica ampiamente superiore rispetto agli standard minimi di qualità, come quelli previsti, ad esempio, dal Piano Nazionale Esiti (Pne)”.
La Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima vanta anche un altro risultato di eccellenza: ben 200 delle 250 donne sottoposte a mastectomia, cioè all’asportazione di tutto il seno, sono state contemporaneamente sottoposte all’intervento ricostruttivo: “Con questa metodologia della ‘ricostruzione immediata’, che applichiamo in ogni caso in cui è possibile – spiega il dottor Papaccio – la paziente viene sottoposta ad intervento demolitivo oncologico e nello stesso intervento si procede alla ricostruzione del seno, con particolare attenzione alla simmetrizzazione anche della mammella controlaterale. In tal modo la paziente esce dalla sala operatoria senza alcuna mutilazione legata alla malattia”.
A permettere questo risultato è l’evoluzione della collaborazione all’interno della Breast Unit tra l’unità di Chirurgia senologica e la Chirurgia plastica, iniziata in collaborazione con il dottor Morelli e ora portata a completamento dall’attuale Primario di Chirurgia plastica, il dottor Eugenio Fraccalanza. E questa sinergia tra diversi specialisti e diverse équipe sta alla base di ogni buona prestazione: “I risultati di quantità e di qualità che abbiamo conseguito – sottolinea il Primario Papaccio – sono possibili perché ogni singolo caso viene discusso collegialmente: sia l’intervento chirurgico demolitivo e ricostruttivo, sia eventuali terapie successive, vengono ritagliati sulla singola paziente nel necessario obiettivo di una personalizzazione della terapia del tumore della mammella. Il percorso tipo della paziente prevede, dopo la comunicazione della diagnosi, una valutazione collegiale con le indicazioni all’intervento chirurgico, e quindi una consulenza oncologico-ricostruttiva che viene discussa con la paziente condividendone il progetto chirurgico, sia demolitivo che ricostruttivo”.
Tutte le più avanzate tecniche di ricostruzione mammaria sono praticate dalla Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima, che è l’unico centro autorizzato a livello regionale alla ricostruzione con derma da banca dei tessuti, e condivide la maggior casistica operatoria, assieme all’Istituto dei Tumori di Milano, alla Chirurgia Senologica della Romagna e all’Ospedale Molinette di Torino. “Grazie alla sinergia tra Breast Unit e Chirurgia Plastica dell’Ulss 3 – conclude il dottor Papaccio – si interviene anche con la ricostruzione della mammella con tecniche di microchirurgia ricostruttiva, con prelievo di tessuti dall’addome, e mediante liposuzione e iniezione del tessuto adiposo. E’ anche attraverso questo ventaglio di interventi di alta specialità che si garantisce la completezza delle proposte ricostruttive”.