- Assemblea Gebis, il balneare vuole essere protagonista del turismo clodiense
- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
No alla guerra, sabato in piazza oltre 40 realtà del territorio
Sabato 5 marzo alle 16 davanti alla Loggia dei Bandi oltre 40 realtà del territorio scenderanno in piazza per un grido che è anche un appello: No alla guerra ! Cessare il fuoco e fermare il conflitto.
Un gruppo di associazioni di volontariato si sono fatte promotrici (ChioggiaAccoglie – Penny Wirton- Tavolo Cittadino per la Costituzione – ANPI Mediterranea – Insieme Arte Amare Chioggia) della mobilitazione e ad oggi hanno avuto adesioni di oltre 40 realtà del territorio ( Caritas Diocesana , Azione Cattolica, MASCI, AGESCI, SPI Cgil cisl-Uil, Coop Rem, Muraless, TitoliMinori , AUSER e tantissime altre ).
Spiegano i promotori dell’iniziativa: “Accanto a noi ci saranno bambini, ragazzi studenti e genitori di alcune scuole del territorio che sosteranno e parteciperanno al corteo”. Ha aderito ad esempio l’istituto Comprensivo Chioggia 4 che ha invitato i suoi giovani studenti a partecipare in maniera compatta e forte per pronunciare il proprio #NOALLAGUERRA, ma soprattutto al #SIALLAPACE.
Concludono gli organizzatori: “Sfilerà una unica bandiera, quella della pace! Sarà l’occasione per esprimere solidarietà al popolo ucraino ma anche per promuovere azioni concrete di accoglienza”.