- Marco Tiozzo, dopo un anno alla Juventus arriva il primo contratto da professionista
- Sottomarina, nel 2025 il restauro di tre storici capitelli votivi
- Arriva a Chioggia Il Piccolo Principe, un burattino per l’inclusione sociale
- Tempo di Open Days, al liceo Veronese si inizia il 23 novembre
- Percorsi in preparazione al matrimonio cristiano, le date per Chioggia e Sottomarina
- “Berlinguer – La Grande Ambizione”: domenica al Don Bosco la proiezione con la presenza del regista Andrea Segre
- Un libro per conoscere i canti popolari chioggiotti
- I Balestrieri di Chioggia, orgoglio della città: un anno di successi in giro per l’Italia
- La comunità ringrazia Assoarma, Avis e Pro Loco: per otto mesi hanno vigilato le aperture di San Domenico
- Agroalimentare ed edilizia in provincia di Venezia, FAI CISL e FILCA CISL lanciano l’allarme: manca manodopera
La processione dei Santi Felice e Fortunato è venerdì 10 giugno alle 18.00
Domani 10 giugno alle 18.00 inizia la solennità dei SS.Felice e Fortunato patroni di città e diocesi di Chioggia. Non l’11 giugno perché la sera è già vigilia della SS. Trinità.
Dopo una breve sosta preparatoria a Sant’Andrea la processione, con le statue e le reliquie dei Santi, da piazzetta Vigo raggiungerà il Duomo dove il vescovo Giampaolo Dianin presiederà il Pontificale.
Nella mattinata di sabato 11 giugno, dalle 9.30 alle 11, si terranno i tradizionali pellegrinaggi delle parrocchie della città.
L’11 giugno fa festa dei santi avrà anche la sua veste popolare con bancarelle da piazzetta Vigo a campo Marconi ed il centro pedonalizzato. Si tratta di un ritorno dopo due anni in cui le bancarelle erano state fermate per evitare assembramenti e diffusione del Covid.
La storia
Scarne sono le informazioni sulla vita e sull’azione di questi due protomartiri, anche se molto fu scritto in proposito da storici locali, senza un serio fondamento storico.
Secondo la tradizione furono due fratelli originari di Vicenza – forse soldati – che alla fine del III secolo si trovavano ad Aquileia, il centro amministrativo e culturale della X Regio Venetia et Histria, posta al termine della via Postumia, che stava diventando il luogo principale della predicazione della nuova religione cristiana.
Il loro martirio avvenne nel 303-304, durante la persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano: dalla passio ambrosiana emerge che i due, interrogati, non vollero rinnegare la propria fede. Nell’interrogatorio, Felice rispose anche per Fortunato e, tra l’altro, disse di essere de vicino loco non longe de hac civitate, il che fece pensare a Vicenza. Furono torturati con vari tormenti per piegare la loro volontà e poi decapitati fuori da Aquileia, sulle sponde del fiume Natissa[2].
I due santi vengono ricordati anche ad Aquileia il 14 agosto e a Vicenza il 14 maggio.