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Chioggia, un’estate tragica: troppi incidenti gravi, serve una riflessione

Davvero troppi incidenti tragici in questa estate 2022, frutto del caso o la mancanza di rispetto delle regole e la velocità sono le vere cause?
Quante volte girando per la città abbiamo la sensazione che da un momento all’altro possa accadere un incidente? Sorpassi azzardati, velocità eccessiva, distrazioni con i cellulari, nessun rispetto dei semafori e delle elementari regole della strada. Un muoversi selvaggio che non esclude nessuno, tra bici, moto e auto. Tutto questo è la quotidianità a Chioggia. Quando succedono poi tragedie siamo sempre pronti a chiedere maggiori controlli, ad invocare multe e telecamere.
Il primo passo da fare secondo noi invece è quello di riflettere profondamente sul senso di responsabilità nei confronti degli altri e di noi stessi. Una presa di coscienza forte e collettiva che siamo noi a dover cambiare il nostro modo di vivere la città e il modo in cui ci muoviamo.
Troppi amici, parenti o conoscenti muoiono o rischiano la vita ogni giorno. La cosa che lascia stupiti è osservare che puntualmente il giorno dopo nulla cambia. La tragica roulette si rimette in moto in attesa della prossima vittima da piangere o soccorrere.
Dobbiamo tutti prendere di più sul serio il valore della vita, cambiare atteggiamento quando siamo per strada, parlare ai nostri figli, parlarne tra di noi, confrontarci e prendere coscienza che non c’è una nuvola nera che aleggia sulla città ma siamo prima di tutto noi il problema.
Se anche voi siete stanchi di scrivere “Rip” sotto un post che racconta l’ennesimo incidente mortale, Basta fretta e distrazioni
Rispettiamo la vita. Sempre.
Borlandi Mario
25 luglio 2022 at 10:14
Io sono stato vittima del cordolino che separa la pista ciclabile dalla strada a Sottomarina. Gente a piedi , in bicicletta elettrica a 50 km,auto, moto e un cordolo a spigolo vivo, poco evidente e basta sfiorarlo e si e perterra! Operato al polso. Il cordolo fatelo rotondo !!!
Lorena
26 luglio 2022 at 14:48
Devo dire che è veramente una roulette russa, mi capita di percorrere la strada che costeggia il fiume Brenta che va verso i campeggi, e le automobili(che corrono a più di 80 Km all’ora)non rispettano chi si trova a percorrerà in bicicletta,mi capita di segnalare con la mano di andare piano e vedo gente che impreca ,quando sono loro in torto.
Nessun controllo,non solo sarebbe una strada a senso unico.
Mi sento ogni volta on pericolo di vita.
Senza contare il traffico una volta arrivati al lungomare dove non viene rispetta nessuna regola stradale di base.
Le biciclette elettriche sono dei veri e propri motorini, io non possofare più di 25 km all’ora con la mia elettrica, dopo questa velocità bisogna avere una targa e una assicurazione.
Ma le forze dell’ordine non vedono che non esiste quasi più una bici elettrica che ha una velocità regolare??