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Eventi e marketing, la guida passa al sindaco
Il sindaco di Chioggia Armelao ha deciso che seguirà lui stesso direttamente il capitolo eventi e marketing territoriale che, fino ad oggi, erano in capo a Serena De Perini.
Alla De Perini è stata data invece la delega all’ambiente, prima nelle mani di Massimiliano Tiozzo. Ufficialmente la scelta è arrivata per dare modo ai due assessori di concentrarsi su due temi importanti come il Pat e Bolkestein.
La scelta del sindaco Mauro Armelao va però anche a spegnere sul nascere le polemiche attorno all’assessore De Perini.
Proprio in questi giorni il Pd attraverso il consigliere Montanariello aveva chiesto al sindaco di riferire in consiglio sull’operato del proprio assessore. Una richiesta arrivata dopo che alcune categorie turistiche si erano lamentate, nei giorni scorsi, di essere state escluse dalla programmazione degli eventi.
Il primo cittadino seguirà ora personalmente, oltre a marketing ed eventi, anche il turismo, affari istituzionali, politiche per la sicurezza, polizia locale, protezione civile, pesca, patrimonio, servizi manutentivi, informatizzazione e innovazione.
In serata è arrivata anche una nota del Partito democratico: “Non eravamo stati i soli a dire che la gestione degli eventi messa in campo dall’assessore De Perini non fosse assolutamente brillante, anzi, motivo di malcontento diffuso e di una competenza sicuramente non messa in campo.
Così il partito democratico commenta quanto accaduto con il ritiro delle deleghe di marketing e turismo all’assessore forzista.
Proseguono i dem:” ancora una volta eravamo stati additati come catastrofisti o casinisti, invece i fatti ci hanno dato ragione ed il sindaco ha preso atto che bisognava cambiare passo nella gestione di eventi e marketing.”
La presa di posizione di Armelao dimostra che avevamo ragione e possiamo dire che il partito democratico, è stato al servizio della città, raccogliendo le istanze del malcontento che si erano generate e declinandoli in un atto politico”.
Commentano i dem: “Nulla da dire su quanto fatto dal sindaco, gli va riconosciuto che di fronte a tale evidenza non poteva dire che il partito democratico non avesse posto una questione reale.”
Concludono i consiglieri :” ci aspettiamo che l’assessore cambi quell’atteggiamento che generalmente sta in capo a chi sa tutto, quindi non a lei e si renda conto che siamo tutti quanti lì per dialogare e servire al meglio la nostra comunità. È partita con il piede sbagliato, si ravveda nel suo operato, dato che a pochi mesi dall’inizio della sua esperienza politica ha già ricevuto un’ampia bocciatura dalla città, dalle minoranze e dalla sua stessa maggioranza che oggi la fa venire fuori depotenziata nei referati, possiamo dire che questo gioco bipartisan ha servito la città.“