Batteria Forte Penzo diventerà un museo della I° Guerra Mondiale

Scritto da il 21 ottobre 2022 alle 20:10
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“Una notizia che mi riempie di orgoglio, la Commissione Regionale per il Patrimonio culturale del Veneto ha accolto la mia richiesta del 2 febbraio scorso di dichiarare Batteria Forte Penzo sito di interesse culturale”. E’ raggiante Mauro Armelao, sindaco di Chioggia, che ha ricevuto la comunicazione ufficiale direttamente da Venezia solo qualche giorno fa.

“Era doveroso pensarci – sottolinea il sindaco, primo sindaco a firmare la richiesta – considerata l’origine del luogo (era una costruzione difensiva realizzata nell’imminenza della Prima Guerra Mondiale)”.

Il Comune di Chioggia, proprietario della struttura, ora procederà per gradi: dopo questa prima certificazione, la prossima mossa sarà l’incontro tra l’Amministrazione e gli stessi professionisti che hanno seguito il restauro delle Batterie Amalfi e Vettor Pisani di Cavallino Treporti.

“La loro esperienza – prosegue il sindaco Armelao – potrebbe essere molto utile dato che la struttura di Sottomarina è molto simile alle due già ristrutturate a Cavallino Treporti. Inoltre questi stessi professionisti conoscono già tutto l’iter per interfacciarsi anche con la Soprintendenza”.

Già con la Marina Militare il Comune ha stretto un patto di collaborazione anche per i prossimi anni organizzando altri eventi in città e riproponendo l’evento “I Sette mari”.
Insomma, Mauro Armelao non nasconde la gioia per la notizia e rivela che l’ipotesi più accreditata è che la Batteria, una volta ristrutturata, possa diventare un museo della I Guerra Mondiale, dopo, naturalmente, che le due associazioni che oggi hanno la loro sede nella struttura, Protezione Civile e U.I.L.D.M. avranno trovato altra collocazione grazie all’intervento del Comune.
“L’obiettivo è valorizzare tutti i siti storici che abbiamo in città – sottolinea il sindaco di Chioggia – e dopo che avremo concluso il progetto della Batteria Forte Penzo, come amministrazione ci dedicheremo alla Torre di Bebe, antico punto di osservazione eretto nell’anno 750 circa ai confini tra Chioggia e Cavarzere, la più antica testimonianza della Repubblica Veneta in terra clodiense e poi al Monastero benedettino a Brondolo”.
La Batteria Forte Penzo ricade nel sito denominato “Venezia e la sua laguna” inserito nel Patrimonio dell’Unesco dal 1987. “Motivo di più – conclude il sindaco – per valorizzarlo e farlo rientrare in un circuito culturale e storico di particolare pregio, come già in Veneto ce ne sono in altri comuni. Una leva importante per il turismo, certo, ma anche per conservare e tramandare alle nuove generazioni la storia fondante del nostro territorio”.

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L’INGRESSO ALL’AREA. ATTUALMENTE UTILIZZATA ANCHE DALLA PROTEZIONE CIVILE

 

Cenni storici e architettonici sulla struttura (tratte dalla relazione della Commissione Regionale per il Patrimonio culturale del Veneto)

L’area oggetto della presente relazione è sita nel Comune di Chioggia in località Sottomarina; è delimitata a nord dai giardini pubblici di Viale Umbria, ad ovest da Via del Boschetto, a sud dal complesso scolastico elementare e medie e ad est dall’area comunale sede dell’Arena “Duse”.
Dai documenti cartografici conservati, dal Seicento all’Ottocento, si nota come le terre dove sorge la batteria sono emerse in epoca recente (XIX sec.). Nel Seicento il cordone dunoso aveva ristrette dimensioni, una lingua di terra, da Ravenna a Grado, e separava il mare dalle lagune interne.

La Batteria Penzo fu realizzata all’inizio del Novecento, a Sottomarina, in prossimità della linea di arenile. Le postazioni difensive della linea litoranea, fra le quali la Batteria Penzo, erano dirette verso il mare.
Nel XX secolo, per effetto dell’accelerata sedimentazione fino agli anni Ottanta del Novecento, la linea dell’arenile avanzò progressivamente di centinaia di metri verso est, inglobando superfici marine, pertanto la topografia della zona si presenta oggi molto alterata rispetto agli inizi del Novecento. Bisogna anche sottolineare che il sistema delle dune, fino agli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, era molto più pronunciato nelle altrimetrie rispetto all’assetto odierno. Alla fine degli anni Trenta del Novecento iniziarono vasti spianamenti della spiaggia, con la realizzazione degli orti da parte degli abitanti di Sottomarina, fenomeno poi accentuato dalla realizzazione del Lungomare Adriatico.

La Batteria Penzo, nota anche come Forte Penzo, dedicata alla memoria di Vincenzo Penzo (Chioggia 1819-Venezia 1894), illustre animatore dei moti risorgimentali e delle imprese garibaldine, faceva parte della linea di difesa militare lungo la costiera adriatica, con la finalità di controbattere i bombardamenti aerei e di controllare l’area di spiaggia e il possibile sbarco di nemici.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale il forte ha subito delle trasformazioni, legate alla conversione ad altri usi.
Nel decennio 1950 ha funzionato qui un distaccamento della Marina Militare Italiana, con un presidio di monitoraggio, controllo e difesa dell’attività a mare.
Alla metà degli anni 1970 avvenne la cessione del fabbricato dal Demanio Militare alla Croce Rossa Italiana, comitato di Padova, che realizzò una colonia marina. In questa fase furono operate molte trasformazioni. Sono state inserite delle sopraelevazioni sui corpi laterali e sul corpo centrale. Inoltre, sono stati eretti nuovi fabbricati a sud della batteria, con l’obiettivo di organizzare il funzionamento della colonia: i dormitori, il refettorio, la cucina e la dispensa, l’alloggio del custode, gli uffici, le varie zone servizi e igienico sanitarie, l’infermeria e i locali per le religiose alle quali era affidata la conduzione della colonia. Nelle vicinanze del locale refettorio sono stati realizzati i fabbricati esagonali ad uso palestra e sala giochi. A sud-est di questi fabbricati, nell’estesa zona verde prospiciente la sala refettorio, è stata eretta una piccola chiesa a forma circolare con porticato sostenuto da colonne in calcestruzzo, oggi data in uso al vicino istituto scolastico G. Galilei.
Tra il 1979 e 1980 la colonia, ormai dimessa, fu sottoposta a lavori di adeguamento ad attività socio assistenziali. Fino agli anni *90 la struttura, ancora proprietà della C.R.I., è stata concessa in affitto, successivamente ceduta in proprietà al Comune di Chioggia; fu destinata ad alloggi sociali e, in parte, a sede per l’istituto anziani.
Praticamente inalterata è rimasta la zona bunker, a causa dell’ubicazione semi-interrata nella duna, realizzata a difesa della batteria, e delle spesse murature in cemento armato. Dell’impianto originario sono conservate importanti porzioni al piano terra, oltreché nel seminterrato; le strutture sono state parzialmente inglobate in altre strutture, più recenti. Accedendo dalle scale poste ai lati del corpo centrale, si possono ancora vedere le due caratteristiche postazioni sopraelevate. Quella ad ovest è pressoché interrata, mentre in quella ad est sono visibili, oltre alla copertura, alcuni elementi della torretta metallica munita di feritoie. All’interno si conservano le scale circolari e il collegamento con il piano interrato del corpo centrale, adibito a magazzini e depositi»’.
Si ritiene che, all’interno del compendio, presentano interesse culturale le porzioni conservate della fortificazione, ancora leggibili, ma non le superfetazioni del secondo Novecento, che sono prive di qualità architettoniche e – in parte – comunque risultano più recenti di 70 anni, pertanto non sottoponibili a verifica dell’interesse culturale.

 

Autore: ChioggiaTV

ChioggiaTV nasce nell’estate del 2009 come webtv che racconta tutto ciò che di bello accade in città. L’esperienza nel campo della comunicazione di Gianni Nardo, speaker storico e direttore artistico di Radio Bcs, e le competenze tecniche nella realizzazione di immagini e video di Daniele Monaro e Giovanni Rubin (ex Fotografica) si fondono e danno vita ad un prodotto locale nuovo, moderno[...]

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