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Acqua alta eccezionale, l’esperto Riccardo Ravagnan: “Impossibile però paragonarla con il 1966”
Quella di oggi è stato sicuramente un evento di acqua alta eccezionale con punte in alcune rilevazioni che sono state superiori rispetto a quelle registrate nel 1966. Questo però è un fenomeno che non è possibile paragonare a quello del 1966 come a quello del 2019 perchè le condizioni sono estremamente diverse per la presenza del MOSE operativo.
Questo lo spiega molto bene in un suo post sulla pagina Facebook personale Riccardo Ravagnan, chioggiotto che possiamo vedere in video condurre le previsioni meteo su Rai 3 Veneto.
Scrive Riccardo: “Non paragoniamo questo evento al passato, le condizioni al contorno sono estremamente diverse. Oggi le paratie del Mose esistono ed erano alzate”.
Illustra poi il contesto meteo che abbiamo vissuto: “Il forte vento di scirocco in Adriatico associato al vortice ciclonico ora attivo con effetti intensi su tutta l’Italia produce un effetto di alta marea eccezionale in laguna veneta.
Il bollettino di marea delle 8.30 per la giornata di oggi del Centro Previsioni Maree di Venezia riporta un massimo di 170cm alle 9.40 in calo progressivo con minimo di 60cm alle 17.
Il sistema Mose è attivo su tutte le bocche di porto e questo evita il fenomeno dell’acqua alta a Venezia e Chioggia.
La rotazione del vento a Bora lungo il litorale porta un effetto di rialzo ulteriore della marea che infatti registra un massimo di 187cm già alle 9.35 a Venezia dal mareografo della diga sud del Lido e 186cm alle 9.15 nella diga sud di Chioggia.
A chioggia la marea tende a calare con minor velocità rispetto a Venezia e questo perché la laguna sud è più esposta all’effetto della Bora”.
Conclude poi così il ragionamento: “Difficile paragonare questo evento di marea eccezionale con il passato per via delle paratie del Mose che evitano l’allagamento dei centri abitati e creano dei massimi relativi proprio in prossimità delle bocche di porto dove sono istallate”.
Ecco così spiegati i numeri raggiunti alle 10.42 del mattino con il rilevamento del centro maree alla diga sud di Chioggia che segnalava 190cm. La Diga Nord di Malamocco toccava la quota storica di 204cm.
Mentre il picco segnalato dal centro maree si era fermato a 173 cm.
Marco
22 novembre 2022 at 21:30
Da quello che ho letto Ravagnan dovrebbe studiare un po’ di più. Gli eventi non sono differenti per la presenza delle paratie ma da condizioni m meteo estremamente diverse, e da una astronomica ben diversa. Mi sa che capite meno di uno che non capisce niente.
Riccardo Ravagnan
23 novembre 2022 at 10:32
Caro Marco,
forse non è chiaro il senso del discorso che ha un connotato puramente scientifico. I picchi assoluti possono essere paragonati al passato solo alle medesime condizioni idrodinamiche. Questo significa paragonare un acqua alta piuttosto che un altra in base al valore massimo raggiunto in più punti della rete mareografica. Chiaro che ogni acqua alta è caratterizzata da condizioni meteorologiche e astronomiche specifiche e queste vengono considerate dal Centro Previsioni Maree quando viene redatto il bollettino che prevede un massimo di 170 (vado a ricordo). Il terzo evento più significativo degli ultimi anni. Fatico a crede che qualcuno mi debba insegnare questo. La diversità rispetto agli anni passati è un ostacolo all’entrata di quello che è il bacino allagato dall’alta marea eccezionale. Un fluido spinto da una forza si muove fino a che trova liberta, poi incontra il Mose ed in prossimità dell’ostacolo inevitabilmente si verifica un picco di marea relativo che è più alto rispetto al caso di assenza dell’ostacolo. I mareografi in prossimità delle bocche di porto, dunque, registrano un dato relativo che può essere considerato un segno nella nuova storia delle maree eccezionali ma non paragonato a valori del passato in assenza di ostacoli idrodinamici. Altro fattore storico è il successo di questa grande costruzione. La scienza, la statistica e le considerazioni vanno lasciate a chi ha un quadro più ampio della situazione e non alle chiacchiere prive di background scientifico. Con tutto il rispetto credo che l’atteggiamento giusto sia di ascolto e non di critica visto che a parlare in genere in questi casi non sono sprovveduti. Saluti