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Ospedale di Chioggia, le novità: non solo fecondazione assistita, presto l’ospedale di comunità

Importanti novità per la sanità a Chioggia, non solo si sta lavorando al nuovo Centro Fecondazione assistita, ci sarà anche la realizzazione dell’Ospedale di Comunità e della nuova Casa di Comunità.
L’annuncio è stato fatto questa mattina da parte del Direttore Generale Ulss 3 Edgardo Contato: “Negli ultimi anni, in queste stesse settimane, e nei prossimi 6/7 mesi, anche nel solco del PNRR, qui si riversano investimenti e attenzioni che credo la comunità chioggiotta non abbia mai conosciuto, e che porterà anche qui, tra l’altro, alla realizzazione dell’Ospedale di Comunità e della nuova Casa di Comunità, nuovi poli di riferimento per la sanità territoriale”.
Il Direttore Generale Contato è arrivato in città per controllare lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita (PNA) che servirà il territorio vasto. Con lui anche i referenti per la realizzazione e la gestione del nuovo Centro.
“Sarà possibile offrire alle coppie di quest’area – spiega il professor Amerigo Vitagliano, dell’équipe di Ostetricia e Ginecologia di Chioggia – sia la fecondazione assistita di primo livello, sia quella di secondo livello, la cosiddetta Fivet, la fecondazione in vitro. Saremo centro di riferimenento anche oltre i confini dell’Ulss 3 per questa pratica sanitaria, che ponendosi come concreta ed efficace assistenza al desiderio di genitorialità, può contribuire a contenere la marcata tendenza alla denatalità che si registra ovunque nelle nostre città”.
Contemporaneamente al centro per la PMA, all’Ospedale di Chioggia si realizza l’intero nuovo Blocco Parto/Travaglio: i lavori si estenderanno su una superficie di 430 metri quadrati, di cui 315 per il nuovo gruppo parto e 115 per la PMA; l’Azienda sanitaria si impegna a rendere attivi i nuovi servizi entro il 2023.
Un sopralluogo è stato effettuato anche alle strutture antisismiche che, già messe in opera nell’intero complesso ospedaliero, fanno dell’Ospedale della Navicella uno dei più sicuri del NordItalia.