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Varagnolo in mostra a Bergamo, sabato l’inaugurazione con la presentazione di Vittorio Sgarbi
Alcune opere di Sandro Varagnolo in mostra a Bergamo, sabato l’inaugurazione con la presentazione dei Prof. Vittorio Sgarbi e Giorgio Grasso.
Il progetto artistico si chiama “Impronte d’Arte”, ed è un evento realizzato dalla Galleria Duepuntozero di Bergamo
La mostra si sviluppa su una location di indubbia bellezza con allestimenti davvero suggestivi. L’inaugurazione alle ore 19.30 in via Fratelli Calvi 1/D. La mostra rimarrà aperta fino al 5 Gennaio 2023 diventando di fatto uno dei primi eventi che aprono l’anno della capitale della cultura 2023 di Bergamo e Brescia.
Ci racconta Sandro Varagnolo: “Si tratta di una mostra collettiva di arte contemporanea allestita nel cuore di Bergamo, dove il Critico d’Arte Giorgio Grasso, ha promosso la mia partecipazione con un nucleo di opere significative del mio lavoro.
Delle tre opere presenti in mostra (una pittorica e due sculture) scelte appositamente dalla curatela della Galleria per questo evento, vorrei segnalare in particolare l’opera inedita che presento per la prima volta e che in parte parla di Chioggia o meglio è presente a Chioggia.
Mi riferisco all’altorilievo di una Madonna del latte con San Giovannino conservato presso il museo della laguna sud da poco restaurato che ho visionato durante le mostre svoltesi al museo quest’anno.
La mia rappresentazione – continua Varagnolo – eseguita con legno di recupero opportunamente assemblato, lavorato e dipinto ad olio marmorizzato, riprende questa statua sacra geometrizzandone le sagome, determinando così un aspetto molto contemporaneo quasi informale.
La scultura originale del museo è databile al 1600, probabilmente commissionata da un’antica famiglia chioggiotta per adornare una cappella privata come in uso a quel tempo presso i casati nobiliari. La cosa che rende inusuale l’opera è la presenza di san Giovannino sulla scena tipica della Madonna che allatta il Bambin Gesù.
Quindi riprendendo le sagome e ripercorrendo le “IMPRONTE” di un artista rinascimentale genovese Luca Cambiaso che in pieno Rinascimento italiano, geometrizzava la figura fino a renderla totalmente cubica; mi sono ispirato per i lavori di questi ultimi anni di studio concretizzando una forma d’arte particolare ed originale di rappresentazione figurativa”.