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Vertiporto a Chioggia, sarà possibile raggiungere Venezia in 15 minuti
Il piano di Mobilità Aerea Avanzata (AAM – Advanced Air Mobility) del Gruppo SAVE è pronto a decollare. Questa mattina, presso il Business Center dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, è stata presentata la proposta per la realizzazione del primo vertiporto in Veneto. La collaborazione con il Comune di Chioggia, dove verrà realizzata la prima infrastruttura di questo tipo, farà da apripista alle iniziative che il Sistema aeroportuale del Nord Est ha elaborato, in linea con il Piano Strategico Nazionale “Advanced Air Mobility – AAM (2021-2030)” pubblicato da ENAC.
L’Amministrazione comunale di Chioggia, guidata dal Sindaco Mauro Armelao, ha già affidato alla società UrbanV l’incarico di avviare un’analisi complessa, con l’obiettivo di dare vita a un Masterplan preliminare che comprenderà il design dei possibili vertiporti da realizzare, la gestione delle operazioni a terra ed in volo, la definizione di un business plan, l’analisi delle possibili rotte e delle potenzialità intermodali, le possibili infrastrutture elettriche, le attività cargo e altri casi d’uso.
La nuova infrastruttura si pone l’obiettivo di incrementare i flussi turistici e i servizi per i cittadini, accrescendo le potenzialità della città di Chioggia in termini di accessibilità (perché più facilmente raggiungibile da turisti e non solo); intermodalità (entrando la Città a far parte di un network interconnesso); sicurezza e riduzione del traffico stradale; rapidità di consegna di merci, tra cui anche del materiale sanitario, e di sviluppo del business logistico.
“Stiamo disegnando il futuro della mobilità sostenibile della nostra città.” – ha commentato Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia – “Purtroppo, ed è sotto gli occhi di tutti, Chioggia sta pagando 40 anni di scelte mancate in ambito di infrastrutture: non abbiamo un collegamento ferroviario verso Padova o Mestre, non c’è una grande arteria sicura che ci proietti al di fuori dei nostri confini comunali. Parlare di vertiporto a Chioggia significa dare una prima risposta a queste carenze croniche e non lo facciamo progettando un’opera che vedremo realizzata tra 20 anni ma che segnerà il nostro futuro prossimo. Perché si tratterà di una via di collegamento che non coinvolge solo i turisti ma potrà essere usata anche dai residenti o per il trasporto merci. Anche chi ora è scettico, tra 5 anni dovrà riconsiderare i suoi dubbi. Pensate: poter raggiungere l’aeroporto di Venezia in 15 minuti!
Oggi sembra utopia, domani sarà realtà. Ringrazio per il percorso che stiamo facendo assieme il Gruppo SAVE che mi hanno incontrato e messo in contatto con UrbanV e, non ultimi, tutti i membri della mia Amministrazione che, compatti, hanno creduto fin da subito nel progetto”.
La roadmap per la realizzazione del piano di mobilità aerea avanzata del Gruppo SAVE si snoda su un arco temporale di tre anni e prevede la costituzione di tavoli di lavoro tra loro complementari, con la partecipazione di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) e, sulla base delle diverse tematiche trattate, il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati tra cui ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo), Regione Veneto, sviluppatori e operatori del volo con droni.
In particolare, per lo sviluppo dell’attività di airtaxi, il Gruppo SAVE partecipa alla società UrbanV, costituita a ottobre 2021 con Aeroporti di Roma, Aeroporto di Bologna e Aeroporti della Costa Azzurra. Un progetto di mobilità sostenibile che prevede l’impiego di droni a energia elettrica, per lo studio, la progettazione, la costruzione e la gestione di vertiporti. Un settore in rapida espansione il cui valore di mercato, secondo Morgan Stanley, entro il 2040 varrà fino a 1 trilione di dollari e che vedrà crescere di dieci unità il numero dei produttori entro il 2028-2030, con 9.500 aeromobili preordinati e oltre 350 aziende attive.
L’aeroporto di Venezia, terzo hub intercontinentale italiano, ospiterà due vertiporti: il primo nell’area landside per connettere il Nord Est dell’Italia, il secondo nell’area airside. In grado di collegare l’aeroporto con le principali aree logistiche e di attrazione turistica del territorio lagunare, si prevede possano movimentare intorno ai 340mila passeggeri all’anno.
Ma non sarà solo il territorio lagunare a beneficiare delle nuove tecnologie. Il piano di mobilità aerea avanzata infatti prevederà un sistema di oltre una decina di vertiporti che, partendo da Venezia, collegheranno tutto il Nord Est arrivando a lambire i territori di Cortina, Brescia e Bologna. Un’innovazione che si integrerà, seguendo un modello di intermodalità, con l’attuale rete di trasporti, così da ridurre i tempi di spostamento tra Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna.
“Continua l’impegno del Gruppo SAVE per il progetto complessivo di intermodalità all’interno dei propri scali e del territorio veneto.” – ha dichiarato Monica Scarpa, Amministratore Delegato del Gruppo SAVE – “In questo contesto si inserisce il lavoro finalizzato allo sviluppo dell’Advanced Air Mobility, in linea con la nostra strategia di sostenibilità che è volta a favorire non solo la riduzione delle emissioni di CO2, ma anche lo sviluppo di un sistema intermodale di collegamento tra i nostri aeroporti e con i centri urbani. Il Gruppo SAVE attraverso la partecipazione nella joint venture UrbanV, insieme agli Aeroporti di Roma, di Nizza e di Bologna, ha dato concretezza alla propria volontà di accelerare lo sviluppo dei vertiporti, e ha avviato un percorso condiviso per lo studio e la progettazione di infrastrutture di mobilità aerea urbana, in grado di decongestionare il traffico dell’area in cui incide il Marco Polo ad elevato traffico automobilistico. Un impegno che prevede importanti investimenti in know-how e risorse, oltre che in capitale, con l’obiettivo di realizzare infrastrutture dedicate”.
“Siamo contenti di collaborare con il nostro socio SAVE – ha affermato Carlo Tursi, Amministratore delegato di UrbanV- alla progettazione e sviluppo di un network di vertiporti per la mobilità aerea avanzata a Venezia e nel Veneto e siamo particolarmente soddisfatti che anche il Comune di Chioggia abbia già riconosciuto l’opportunità offerta da queste nuove tecnologie. La mobilità aerea avanzata, infatti, rappresenta un utile servizio per i passeggeri, riducendo i tempi di percorrenza tra destinazioni altamente attrattive ma non sempre semplici da raggiungere, con un sistema sicuro, silenzioso e emissioni zero. Inoltre, con l’applicazione per droni cargo, permette anche di offrire soluzioni innovative, ad esempio in ambito sanitario, consentendo spostamenti in tempi molto brevi con l’opportunità di salvare delle vite umane. In UrbanV, considerata già tra i top player al mondo nell’ambito dei vertiporti grazie alle competenze maturate e al vasto portafoglio di progetti identificato, lavoriamo per rendere l’Italia uno dei primi Paesi al mondo a poter beneficiare di questi nuovi servizi, contando di attivare il primo network di vertiporti a Roma, per servizio di air taxi, già entro fine 2024”.
“La Regione del Veneto guarda con estrema attenzione e interesse alla nuova frontiera rappresentata dalla mobilità aerea avanzata, in particolare attraverso l’impiego di droni” – ha dichiarato Elisa De Berti, Vice Presidente della Regione Veneto – Prova ne sia che per primi in Italia abbiamo siglato un protocollo d’intesa con Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, per la realizzazione di attività comuni a favore dello sviluppo dei nuovi concetti intelligenti e sostenibili di Advanced Air Mobility. Abbiamo istituito un tavolo di lavoro che si è già riunito più volte, al quale ha partecipato anche SAVE, al fine di studiare nuovi servizi, tecnologie e infrastrutture per il trasporto di persone con velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. In armonia e in linea con le politiche del Piano Regionale dei Trasporti, abbiamo l’obiettivo di predisporre anche un Piano Regionale della Mobilità Aerea Avanzata per guardare avanti e farsi trovare pronti di fronte agli scenari di mobilità del prossimo futuro, anche in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026”.