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A Chioggia il convegno Urbanistica e infrastrutture per l’agroalimentare
Venerdì 24 febbraio 2023 si è tenuto nella sala Don Bosco dell’Oratorio Salesiano di Chioggia il convegno “Urbanistica e Infrastrutture per l’agroalimentare”.
Il tema: come l’urbanistica e le infrastrutture possono contribuire allo sviluppo dei centri agroalimentari, strutture portanti dell’agricoltura contemporanea proiettata verso il futuro.
Il prof. Lucio Gentilini, storico dell’età contemporanea, ha proposto ai partecipanti una relazione di storia economica per mezzo della quale ha delineato le grandi potenzialità dell’agricoltura. L’Italia è il paese dell’Unione europea con il più alto grado di biodiversità, ha una grande varietà di prodotti agricoli come eccellenze, ed è la prima per sicurezza alimentare al mondo. Con un excursus che va dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi, il prof. Gentilini ha mostrato come la riforma agraria voluta e sostenuta da Paolo Bonomi, e da Coldiretti, da lui fondata, sia stata particolarmente importante per migliorare le condizioni di vita degli agricoltori, che erano paradossalmente poveri in una terra molto ricca.
Il dott. Matteo Boscolo Anzoletti, assistente nella facoltà di giurisprudenza dell’università di Padova, ha affrontato il tema di come l’urbanistica possa essere funzionale allo sviluppo di un centro agroalimentare nel quadro dello sviluppo economico del territorio, anche attraverso partnership pubblico-privato. Una caratteristica peculiare del centro agroalimentare si manifesta nella sua relazione con la città; al riguardo, il relatore ha posto in evidenza come esso possa contribuire alla cultura alimentare di un popolo, e come è documentato, ciò contribuisce contestualmente allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Potendo mantenere al suo interno grandi quantità alimentari, in tempi di rialzo dei prezzi a causa di pandemie e guerre, il centro agroalimentare sortisce anche un effetto di calmiere, con benefici effetti per le spese dei consumatori. Il dott. Boscolo Anzoletti ha, inoltre, posto in evidenza le condizioni di fattibilità giuridica delle principali infrastrutture per il settore agroalimentare e, cioè, le strade, le ferrovie e la navigazione fluviale; nella sua relazione ha, inoltre, considerato per ognuna di esse le concrete opzioni tecniche ed economiche di efficacia.
Il dott. Simone Moretti, vicepresidente di Coldiretti Rovigo, si è prodotto in considerazioni economiche per il settore agroalimentare. In primo luogo, ha considerato come l’export sia l’elemento principale di crescita del settore, come già avvenuto in Spagna. Facendo un excursus tra le realtà del territorio ha, quindi, messo in parallelo quelle che nel tempo non si sono rigenerate e altre, come Lusia, che hanno la grande ambizione di dare valore aggiunto al prodotto agricolo attraverso i fondi del PNRR (per esempio, aumentando la refrigerazione per diversificare la produzione). Il dott. Moretti ha sottolineato l’importanza di valorizzare il “fattore polesano”, per esempio dando pregio alla coltivazione della barbabietola (trasformata negli zuccherifici) e dei cereali (di cui la pianura padana è sempre stata grande produttrice). E ciò ottimizzando l’utilizzo dell’acqua. Ha, quindi, mostrato la possibilità di una partnership agroalimentare tra Chioggia e Lusia.
La locandina del convegno è stata realizzata graficamente su bozzetto dell’artista Giampiero Baldin