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Lavori al ponte Caneva, preoccupato il presidente dell’associazione Riva Vena: “Siamo a rischio chiusura”
I lavori sul ponte Caneva mettono in apprensione gli operatori di riva Vena che operano nella zona. Da fine marzo sino al 31 luglio ci sarà l’intervento di restauro del ponte, proprio nel pieno della stagione.
Un misto di rabbia e paura è quello che traspare dalle parole del presidente dell’associazione Riva Vena Morgan Villan che proprio vicino al ponte in questione ha i suoi locali: “Con mille difficoltà siamo riusciti a far tornare la riva allo splendore del passato. Il merito è tutto degli imprenditori della città che con coraggio hanno investito e creduto in un luogo che per anni era stato abbandonato dalle attività commerciali. Mi chiedo come si possa scegliere di fare lavori così impattanti nel pieno della stagione. Non si potevano scegliere i mesi invernali dove molte attività sono chiuse? C’è il rischio che questi mesi possano essere un colpo durissimo per le nostre imprese. Temo che ci possano essere anche delle chiusure. Non riesco a capacitarmi di questa decisione, presa senza aver consultato preventivamente chi opera nella zona”.
Il ricordo di Morgan va a quello che è successo con i lavori del Mose qualche anno fa: “Si sono dimenticati come quell’intervento porto alla morte di tanti operatori commerciali? Non è solo una questione di interdire il passaggio alle persone, ma è evidente che il tipo di intervento previsto porterà ad alzare una quantità di polvere che certo renderà impossibile somministrare cibo e bevande nei nostri spazi esterni. Chi si siede a mangiare vicino ad un cantiere? Le nostre attività sono in pericolo!”
Morgan Villan parla per i suoi locali ma ha raccolto anche le paure e le ansie di altre otto attività che lavorano in prossimità dell’intervento. “Chiedo all’amministrazione di intervenire per far spostare i lavori in un momento più consono. Se non verranno spostati i lavori qualcuno avrà sulla coscienza la chiusura di tante attività e un nuovo impoverimento dell’offerta di Riva Vena”.