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Ambulanza prigioniera del parcheggio selvaggio, cinquantasei minuti per raggiungere il luogo dell’annegamento
La chiamata al 118 per una ragazza che rischiava l’annegamento sul litorale di Isola Verde è partita alle 14 di sabato 24 giugno, ma i sanitari del Suem sono arrivati sul posto solo pochi minuti prima delle 15 perché nella stradina che costeggia il Brenta e porta al campeggio Smeraldo e allo stabilimento Alba Chiara l’ambulanza non riusciva a passare a causa del parcheggio selvaggio di auto a destra e sinistra della carreggiata.
Una situazione paradossale, più volte segnalata da Gebis e dai singoli operatori, che nel weekend, con l’esplosione di turisti pendolari, rischia di diventare tragica in caso di richiesta di soccorsi. «Questa volta è andata bene perché la ragazza non rischiava la vita», racconta Chiara Boscolo titolare di Alba Chiara, «ma dobbiamo prevenire situazioni come questa. Abbiamo chiamato l’ambulanza alle 14, ma è arrivata quasi alle 15 e quando abbiamo chiesto come mai, i sanitari ci hanno spiegato che non riuscivano a percorrere la stradina sterrata che porta da noi. Ogni sabato e domenica la stradina si riempie di auto in ambo i lati e fa fatica a passarci anche una macchina, figuriamoci un’ambulanza. Il pericolo è dietro l’angolo perché nel weekend i 700 metri di spiaggia libera vicino a noi si riempiono di turisti. Avevamo segnalato questo disagio anche all’Asl 3 e ai tecnici dei Lavori pubblici durante il sopralluogo in vista dell’avvio del progetto “Vacanze sicure”. Siamo certi che le vacanze siano davvero sicure se un’ambulanza o i vigili del fuoco o un mezzo di soccorso non riesce a accedere a alcuni punti del litorale?».
Gebis ha provveduto a segnalare di nuovo la situazione lunedì mattina, contattando il comando della polizia locale. «Mi è stato spiegato che la strada è di competenza del Genio civile e loro non hanno titolo per intervenire», spiega Luciano Serafini coordinatore di Gruppo Turismo, «ora provvederemo anche a ulteriori passaggi col Genio civile, ma è chiaro che qualcosa va fatto subito perché in qualsiasi momento potrebbe capitare un’emergenza e potrebbe non andare altrettanto bene».