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Baldin (M5S): «Bagni non funzionanti nei treni regionali e nei vaporetti lagunari»

Sta facendo scalpore la notizia, riportata dalla stampa veneta, di un treno regionale lungo la tratta Venezia-Verona che lo scorso martedì mattina presentava entrambe le toilette fuori uso, costringendo i passeggeri dell’intero percorso a dover trattenere i propri bisogni fisiologici per quasi due ore e mezza. Dalle stanze della politica, è indignata Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale: «Che tutti i convogli debbano partire e arrivare con entrambi i bagni funzionanti, dovrebbe essere un’ovvietà. Penso soprattutto alle viaggiatrici e ai viaggiatori con problemi di salute, anziani, con patologie d’incontinenza, ma in generale a tutta l’utenza».
La consigliera segnala che «quotidianamente, comunque, i treni regionali che percorrono la distanza tra Verona e Venezia, oppure tra il capoluogo veneto e Bologna, sono sovraffollati da numerosi pendolari per motivi di lavoro e di studio. E le persone in piedi, giocoforza, intasano le carrozze. Spesso succede che almeno uno dei due bagni sia fuori servizio: in tal caso, per via dell’affollamento, è praticamente impossibile raggiungere il secondo, dal capo opposto della vettura». Vale ricordare, continua Baldin, che «esiste un contratto di servizio della Regione con Trenitalia. Bene, va fatto rispettare in ogni sua parte, a pena d’inadempienza».
Il tema è contiguo a quello che in laguna riguarda i vaporetti a lunga percorrenza: «Chi si sposta da e per le isole, a nord e a sud di Venezia -prosegue l’esponente del M5S- dal 12 aprile 2021 si trova a dover viaggiare senza poter usufruire dei bagni, chiusi d’imperio per mai precisate ragioni d’adeguamento. Alla data odierna niente è stato fatto per il loro ripristino, né tantomeno per la messa in acqua di mezzi dotati del più elementare comfort, soprattutto per le persone con disabilità».
Oltre a studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori, ad essere penalizzati dalla situazione sono le centinaia di migliaia di turisti che oltre alla città storica intendono visitare anche le isole: «Proprio un bel biglietto da visita -conclude Erika Baldin- per il quale chiedere pure un ticket d’ingresso… ma anche la Regione ha il compito di vigilare, dal momento che eroga le risorse per finanziare il trasporto pubblico locale. E non lo sta facendo come invece andrebbe fatto».
Andrea
18 ottobre 2023 at 17:51
Personalmente mi lascia perplesso lo scalpore di questa notizia: anche a me è capitato di trovare una toilette fuori servizio sul treno ma il personale si è sempre mostrato disponibile e non sono mai stato testimone di situazioni particolarmente disagevoli per i passeggeri. Può capitare che le toilette siano intasate dall’uso poco attento dei passeggeri durante il tragitto, ma fare il restante tragitto senza una toilette funzionante non è secondo me causa di disagio, anche perché non si tratta di un viaggio di 5 ore, bensì di un viaggio breve come può essere quello di un autobus o di una metropolitana (che sono sempre senza bagni). Sono cose che posso capitare e che capitano in molti altri Paesi che personalmente non vedo come gravi disservizi.