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Il libro di Sandro Frizziero “Sommersione” è diventato uno spettacolo teatrale
A tre anni dalla sua uscita, Sommersione – romanzo di Sandro Frizziero pubblicato da Fazi, Premio Selezione Campiello 2020 – è diventato uno spettacolo teatrale. Adattato per la scena da Sandro Frizziero, Stefano Spagnolo e Aristide Genovese, l’atto unico ha come protagonista lo stesso affermato attore e regista vicentino in una produzione di Theama Teatro. Le musiche di scena sono di Lorenzo Tomio, la regia e il montaggio video di Corrado Ceron, la fotografia e le riprese di Alberto Bedin.
Sandro Frizziero si dice emozionato e felice: «Non posso che ringraziare con tutto il cuore Aristide Genovese che per primo ha immaginato un’altra vita per le mie parole e che a quelle parole ora presterà il suo corpo e il suo talento d’attore. E non posso non ringraziare Stefano Spagnolo che con me ha lavorato a lungo al testo drammaturgico. Ora spero che lo spettacolo offra agli spettatori qualche utile spunto di riflessione, così com’è successo con il romanzo». «Nella trasposizione – aggiunge Stefano Spagnolo – abbiamo voluto concentrare lo spazio d’azione del protagonista, e – soprattutto – conservare quella seconda persona singolare così straniante che a teatro, grazie alla sofisticata espressività di Aristide, ingaggia il pubblico ancor più direttamente».
Per Aristide Genovese «lo spettacolo si propone di esplorare il lato oscuro dell’umanità, sfidando la concezione di estraneità. Attraverso il protagonista ci confronteremo con la tentazione di scaricare su di lui qualsiasi nostro peso o rimorso. Ma cercando un capro espiatorio non potremo fare a meno di affrontare la nostra complicità col male stesso. L’obiettivo – continua Genovese – è quello di far vivere allo spettatore un’esperienza intensa, metterlo di fronte a immagini anche violente, dettagli crudi che non risparmieranno nulla. Confrontarsi con la complessità umana rappresenta una sfida. Spero che lo spettacolo sia il primo passo per una profonda riflessione sulla nostra complicità col male».
Lo spettacolo debutterà sabato 17 febbraio alle ore 19:30 nello Spazio AB23 di Vicenza, Contrà Sant’Ambrogio, 23.
I biglietti sono prenotabili telefonando al numero 0444 322525.
Un incontro con Sandro Frizziero, libero e aperto a tutti, anticiperà lo spettacolo venerdì 16 alle 19:30, nel medesimo luogo.
Per approfondimenti: https://www.theama.it/sommersione/.
Aristide Genovese
in
SOMMERSIONE
drammaturgia: Sandro Frizziero, Stefano Spagnolo
adattamento drammaturgico e messa in scena: Aristide Genovese
produzione: Theama Teatro
ambiente sonoro: Lorenzo Tomio
regia e montaggio video: Corrado Ceron
fotografia video: Alberto Bedin
consolle luci e audio: Samuel Donà
assistenza tecnica: SIAidee
con la partecipazione di Ester Mannato, Bianca Benetazzo e gli allievi FOR.THE – L’energia è di Scena
tratto dal romanzo omonimo di Sandro Frizziero arrivato secondo al Premio Campiello 2020.
LA STORIA
Sommersione, pur presentando le caratteristiche del monologo interiore, trasforma il flusso di coscienza in una confessione “straniata”, durante la quale un vecchio pescatore fa i conti con i fantasmi della propria esistenza.
Le evocazioni sceniche di diversi personaggi si susseguono all’interno dei vari quadri, quasi a ricordare al protagonista il male che hanno subito a causa sua. Così la vicenda narrata diventa una carrellata di episodi legati da un filo conduttore rappresentato dalla “cattiveria” dell’uomo. È il male ad essere messo in risalto, un male compiuto con consapevolezza e analizzato oggi con estrema freddezza e distacco, non a chiedere pietà per gli atti compiuti, ma quasi a gridare l’ineluttabilità di quanto accaduto. Il male inevitabile, ma non rende innocente l’uomo. Tutto il passato è rinchiuso in una casa. Un luogo dove l’inferno è il ricordo, destinato a perpetrarsi all’infinito. Una sirena. La sirena che annuncia l’acqua alta, presagio di una sommersione, scandisce i tempi dell’azione.
L’AUTORE
Sandro Frizziero nato a Chioggia nel 1987, ha esordito nella narrativa con Confessione di un NEET (Fazi, 2018, finalista al Premio John Fante 2019), che ne attesta originali abilità narrative e grande capacità di disegnare profili psicologici. Tali doti sono state ampiamente confermate dai successivi Sommersione (Fazi, 2020, secondo al Premio Campiello) e Il bene che ti voglio (Mondadori, 2023).