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Chioggia, pulizia delle Tegnùe, ripescati 250 chili di rifiuti dai fondali
Attrezzi da pesca, cavi, corde, pneumatici, e ancora, indumenti e materiali da imballaggio: queste sono solo alcune delle tipologie di rifiuti recuperati nel corso della tre-giorni dedicata alla pulizia dei fondali delle Tegnùe di Chioggia, intervento realizzato nell’ambito del progetto Poseidone, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia, per un budget complessivo di 4.375.000 € (FESR: 3.500.00 €) di cui la Regione del Veneto è partner.
A Chioggia l’attività di pulizia si è protratta dal 22 al 24 agosto ed ha portato al recupero di circa 250 chili di materiale non sempre di facile datazione e talora di dubbia provenienza. Come indicato dal protocollo HANDS ON MANUAL FOR FISHING GEARS REMOVAL, sviluppato nell’ambito del progetto LIFE Ghost, sono stati asportati solo i rifiuti la cui rimovibilità non avrebbe pregiudicato la biocenosi esistente e/o specie endemiche o riportate in liste di protezione europea poste nelle vicinanze dei rifiuti stessi.
Tra i materiali rimossi, riportati in superficie e conferiti a Veritas per lo smaltimento ci sono: spezzoni/pezze di reti attive, reti di tipo passivo, fascioni di protezione (solette) in gomma per rapidi/ramponi, cavi di traino in acciaio, cavi di traino misto metallo/materiale sintetico, cordame di vario diametro, cavi elettrici, esche artificiali/articoli per pesca sportiva, corpi morti/zavorre, pneumatici, retine per molluschicoltura, stoffa/indumenti, calzature, materiali da imballaggio, contenitori per liquidi.
Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia: “Ringrazio la Regione del Veneto e tutti i soggetti coinvolti. Ora che il Comune di Chioggia è l’unico ente gestore delle Tegnùe, dovremo coordinare il lavoro tra le istituzioni ricercando anche fondi ad hoc per renderle sicure, visitabili e pulite. Sarebbe comunque già importante che i nostri pescatori collaborassero nel tener pulito il nostro mare, fonte preziosa per tutti”.