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Laguna Sud, questa sera uno dei film più attesi: “Foglie al vento” di Aki Kaurismaki
Laguna Sud continua la sua ricca programmazione per questa edizione 2024. Uno dei film più attesi è “Foglie al vento” di Aki Kaurismaki che questa sera inizierà la programmazione del week end. La chiusura di Laguna Sud sarà domenica sera con “Una certa libertà” di Agostino Ferrente. In verità ci sarà un ulteriore appuntamento il 2 settembre quando in Auditorium verranno presentati i corti della residenza artistica.
Proprio ieri sera sono stati presentati i 4 giovani registi, arrivati in città per la residenza artistica che si svolgerà tra Chioggia e la laguna a sud di Venezia dal 23 agosto al 2 settembre. Oltre che a Chioggia i corti lavori verranno proiettati anche al Lido di Venezia, in Sala Laguna, nell’ambito della 21.edizione delle Giornate degli Autori.
Questi i nomi dei 4 giovani registi selezionati tra oltre 80 candidature:
-Simone Marino – Roma
-Giselle Eliana Chan Das Airas – Buenos Aires | Oderzo
-Giorgia Ciraolo – Napoli
-Chiara Missaggia – Vicenza | Lisbona
Risiederanno a Chioggia e lavoreranno con la supervisione di tutor di ZaLab e di esperti ospiti di Giornate degli Autori.
I REGISTI DELLA RESIDENZA ARTISTICA
DOPPIA PROIEZIONE QUESTA SERA SABATO 24 AGOSTO
ore 20.30 – Auditorium San Nicolò / ore 21 – Giardino Palazzo Grassi
Foglie al vento di Aki Kaurismaki – Finlandia, 2023.
A seguire
Coupon il film della felicità di Agostino Ferrente con Andrea Satta – Italia, 2023, 18’ alla presenza di Agostino Ferrente
Ingresso gratuito.
In caso di maltempo: proiezione unica Auditorium ore 21
SINOSSI DI FOGLIE AL VENTO
Nella notte di Helsinki si incontrano due solitudini, quella di un operaio meccanico e di una cassiera di supermercato. Entrambi hanno il desiderio di conoscersi meglio ma un numero di telefono scritto su un foglietto viene perduto e quindi l’incontro viene rinviato mentre la loro situazione sul versante sociale non sta affatto migliorando. Soprattutto per lui che non riesce a smettere di bere alcolici.
Aki Kaurismaki chiude con questo film una quadrilogia sul lavoro iniziata nel lontano 1986 con Ombre in paradiso in cui il netturbino Nikander e la cassiera di supermercato Llona non ottenevano l’ascesa sociale sperata.
Si era poi passati ad Ariel che a sua volta non raggiungeva gli obiettivi auspicati per concludere con La fiammiferaia in cui Iris, operaia in una fabbrica di fiammiferi, finiva con l’avvelenare coloro che causavano la sua infelicità.
Sembrava dovesse trattarsi di un percorso ormai concluso nel 1989. Invece, trentaquattro anni dopo, la situazione sociale (finlandese e purtroppo non solo) richiede di tornare sul tema. I due protagonisti appartengono con pieno diritto alla galleria di personaggi che il regista ci ha fatto incontrare nel corso degli anni con la loro malinconia profonda, con dei nodi nell’animo difficili da districare ma anche, o forse proprio per questo, con il desiderio di avere qualcuno che comprenda non tanto le loro parole quanto i loro silenzi.
Ci si innamora questa volta ma non c’è, nascosto dietro le spalle, l’inganno come in Le luci della sera. C’è invece il bisogno di uscire dal grigiore di una società sempre più ripiegata su sé stessa e incapace di guardare oltre. Pronta a licenziare chi si porta a casa dal lavoro un prodotto ormai scaduto che finirebbe nella pattumiera come chi, essendosi ferito sul lavoro, viene a sua volta licenziato con il pretesto del consumo di alcol. Su questo argomento Kaurismaki, che non ha mai nascosto la sua passione per i superalcolici, torna più volte quasi volesse mettere in guardia da quello che si sta trasformando da piacere, seppure eccessivo, in doloroso segnale di un vuoto esistenziale.
Intorno ai due protagonisti (e all’amico di lui che tiene molto a che le sue esibizioni al karaoke vengano apprezzate nella giusta misura) c’è un mondo o, meglio, c’è un’Europa che deve, dopo oltre 70 anni tornare a confrontarsi con la guerra. Ogni volta che la protagonista accende la radio le notizie riguardano l’Ucraina e, in particolare, Mariupol e i bombardamenti sugli obiettivi civili.