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Amministrazione comunale, riconoscimento agli assistenti bagnini: “Siete gli angeli del litorale”
Ieri pomeriggio l’amministrazione cittadina ha consegnato un attestato per ringraziare gli assistenti bagnini di Chioggia per il lavoro svolto durante la recente stagione estiva.
Quest’anno l’attestato è andato a oltre 120 addetti, la cerimonia si è svolta nella Sala consiliare del Municipio.
IL BILANCIO DEL LAVORO SVOLTO NEL 2024
Come ogni anno il Servizio Coordinato di Salvataggio, attivo dal 2015, fornisce un bilancio del lavoro svolto nei mesi estivi. Lungo il litorale di circa 7 chilometri e mezzo, da Sottomarina a Isola Verde, gli operatori sono dislocati nelle 53 postazioni di salvataggio di cui 47 negli stabilimenti balneari (contraddistinte da numeri) e 6 (contraddistinte da lettere) nelle spiagge libere. Quest’anno l’inizio della stagione è stato il 25 maggio, anche se i bagnini solitamente entrano in servizio prima, mentre il termine è stato il 15 settembre.
Anche il per il 2024 c’è stata la collaborazione con la SICS, Scuola italiana cani salvataggio.
Sono state 48 le richieste di interventi, in particolare quest’anno c’è stata un’impennata di richieste di aiuto per colpi di calore.
Gli assistenti bagnati sono intervenuti pe scongiurare svariati rischi di annegamento. A metà luglio in particolare sono state tratte in salvo 3 persone, un’intera famiglia di turisti russi che su un materassino venivano trascinate al largo dalla corrente. E sempre nella stesa giornata, a causa dell’improvviso alzarsi del vento, nei pressi della postazione della Diga, gli assistenti bagnanti hanno soccorso papà e figlia in difficoltà.
Il tempestivo intervento dei assistenti, uno dei quali fuori servizio, ha scongiurato il peggio per due donne in mare. Una di loro è stata portata al pronto soccorso ma fortunatamente nessuna conseguenza.
E ancora, il 1 agosto veniva tratta in salvo una bambina di 10 anni in balia delle onde. Ricoverata all’ospedale per accertamenti, è stata poi dimessa.
Il 6 agosto inoltre è stato particolarmente difficoltoso l’intervento per trarre in salvo un giovane che si è tuffato in mare in stato di alterazione da alcool peraltro a pochi minuti dalla fine del turno di sorveglianza degli assistenti. Portato sul bagnasciuga, il ragazzo ha dato in escandescenze.
Sono solo alcuni dei numerosi interventi portati a termine dagli assistenti bagnanti.
Da sottolineare che le postazioni di controllo sono anche georeferenziate in modo da esser facilmente riconosciute anche dall’alto e per la quasi totalità dotate di defibrillatore.